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Inter-Udinese 0-0: ma i nerazzurri recriminano

Nessun riscatto. L’Inter non va oltre lo 0-0 interno contro l’Udinese, nonostante diverse occasioni create e un rigore negato dall’arbitro Gervasoni. Recriminazioni a parte, i nerazzurri chiudono con un solo punto raccolto nel doppio turno casalingo, troppo poco per chi, non più tardi di 10 giorni fa, sognava addirittura un finale da terzo posto. Sfortuna certo, ma non solo. L’Inter crea tanto ma sbaglia tutto e poi si permette sempre di regalare un tempo all’avversario. Un lusso esagerato per chi, comunque, deve sempre combattere alla morte per conquistare i tre punti. “Questa volta non posso rimproverare molto ai ragazzi – ha replicato Mazzarri. – E’ inutile negarlo, qui c’è una malasorte che non dipende da noi e penso anche al match con l’Atalanta, quando abbiamo colpito 4 pali”. Già, ma quell’ora di gioco regalata… “Bisogna cercare la giocata, il dribbling che ti permette di creare superiorità numerica – ha risposto il tecnico. – E poi, con il cambio tattico che ho fatto, abbiamo iniziato a creare palle gol su palle gol. Però bisogna metterle dentro…”.

Mazzarri si riferisce all’ingresso di Alvarez al posto di Guarin, che ha effettivamente cambiato la partita. Fuori l’evanescente colombiano, che festeggia davvero male il rinnovo di contratto appena firmato, l’Inter ha trovato finalmente il bandolo della matassa. L’Udinese, fin lì molto compatta e ben messa tatticamente, si è trovata spiazzata dal cambio di modulo nerazzurro. Alvarez infatti si è posizionato dietro le due punte, con licenza però di spaziare sulla destra. La mossa ha destabilizzato lo scacchiere di Guidolin, costretto così a soffrire per una buona mezzora. Ha cominciato Hernanes, con una punizione a giro finita di poco alla destra di Scuffet. Il portierino (18 anni a maggio, una vera promessa del nostro calcio!) si è poi ripetuto sullo stesso brasiliano, deviandogli un tiro a botta sicura al 65’. E poi Samuel, Palacio, Icardi, tutti fermati dalla sfortuna o dal giovane Scuffet. E poi l’episodio arbitrale che ha fatto infuriare San Siro, il cross di Palacio deviato col braccio da Hertaux, ennesimo di una stagione, qui sì, davvero nera. L’occasione più grossa era arrivata un minuto prima, con Scuffet miracoloso su Cambiasso e Domizzi a spazzare in girata il tap in di testa di D’Ambrosio. “Per quest’anno bisogna pensare di fare più punti possibili per arrivare in alto – ha chiosato Mazzarri. – A fine stagione poi tracceremo un bilancio e vedremo in che modo si potrà ripartire per la prossima”. Thohir è avvisato, il tecnico vuole far parte dell’Inter del futuro. Che però dovrà fare il salto di qualità, per tornare davvero nell’elite del calcio italiano.

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