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Inter prima se batte la Samp

Caccia al primo posto, almeno per una notte. Saranno Inter e Sampdoria a dare il via alla decima giornata di campionato (ore 20.45), in un anticipo che potrebbe cambiare le gerarchie in vetta alla classifica. Certo, il pallino resta in mano al Napoli ma in attesa del match di domani contro il Genoa i nerazzurri hanno una ghiotta occasione per scalzarlo al vertice, a patto, ovviamente, di battere i blucerchiati di Giampaolo. Non sarà un’impresa facile: la Samp è sin qui una delle più belle rivelazioni di questa Serie A, come dimostra il sesto posto in classifica con una gara da recuperare. “E’ una partita insidiosa, loro sono una buonissima squadra con un allenatore fortissimo – il commento di Spalletti. – Detto questo non ci interessa vincere per mettere paura agli altri ma solo per noi stessi, vogliamo guardare solo in casa nostra. A Napoli ho visto la giusta convinzione, siamo andati a giocarcela e questo mi ha dato molta soddisfazione”. Il match del San Paolo ha giustamente lasciato un’ottima impressione a tutti, con un’Inter capace di affrontarlo nel modo migliore e di fermare l’armata di Sarri. Ora però, paradossalmente, arriva il difficile: i nerazzurri infatti non possono più nascondersi e sono chiamati a prendersi responsabilità sin qui lasciate agli altri.

La Sampdoria spera dunque di trovarsi di fronte una squadra stanca e appesantita, magari un po’ svuotata da una settimana ad alta intensità cominciata con il derby e conclusa con la trasferta di Napoli. Il discorso però può valere anche per lei: dopo il 5-0 sul Crotone e la pioggia di complimenti ricevuta, c’è il rischio di affrontare il viaggio a Milano con un pizzico di appagamento di troppo. “Andremo lì a giocarci la nostra gara, a vedere l’effetto che fa – l’analisi di Giampaolo. – L’Inter è forte, si trova lassù a pieno merito e lo ha ampiamente dimostrato a Napoli, non esci imbattuto da un campo del genere se non ti esprimi al meglio. Mettiamola così: Sarri è ministro dell’Economia, Spalletti della Difesa e io sono all’opposizione…”. La metafora politica spiega bene le ambizioni del tecnico blucerchiato, deciso a fare il salto di qualità per andarsi a giocare le sue chance in una grande piazza. A questo però si penserà solo tra qualche mese, ora è tempo di concentrarsi sul match odierno che l’Inter dovrebbe affrontare senza eccessivo turnover. L’unico che riposerà sarà Candreva, per il resto il 4-2-3-1 è già fatto con Handanovic in porta, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda e Nagatomo in difesa, Gagliardini e Vecino a centrocampo, Eder, Joao Mario e Perisic sulla trequarti, Icardi in attacco. Classico 4-3-1-2 per Giampaolo, che risponderà con Puggioni tra i pali, Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Strinic nel reparto arretrato, Praet, Torreira e Linetty in mediana, Ramirez alle spalle della coppia d’attacco Zapata-Quagliarella.

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