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Inter in Champions, Milan in Europa League: Milano risorge

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L’Inter si prende la Champions! Il sorpasso, come in tutti i gran premi che si rispettino, è arrivato proprio al fotofinish, con i nerazzurri capaci di battere la Lazio al termine di una partita bellissima, in bilico fino all’ultimo istante.

E’ questo il verdetto più importante dell’ultima giornata ma non l’unico: gli altri vedono il Milan al sesto posto (dunque Europa League diretta), l’Atalanta al settimo (triplo preliminare) e il Crotone in B assieme a Verona e Benevento.

Ma partiamo dall’Olimpico e dal match più importante, quello che metteva di fronte Lazio e Inter a contendersi l’ultimo posto disponibile per la Champions League. Serata di grande calcio nella Capitale, con i biancocelesti e i nerazzurri a lottare fino alla fine, senza esclusione di colpi. Il primo “pugno” lo hanno messo a segno gli uomini di Inzaghi con Marusic, fortunato nel trovare la deviazione decisiva di Perisic per l’1-0 iniziale (9’). Inter alle corde ma capace di reagire al 29’ con D’Ambrosio, rapace nello sfruttare al meglio una mischia e a battere Strakosha per il pareggio neroblu. Neanche il tempo di gioire che la Lazio è tornata in vantaggio con Felipe Anderson, in porta dopo un contropiede tanto veloce quanto letale: 2-1 biancoceleste!

Partita pazza e totalmente fuori dagli schemi che è esplosa letteralmente nella ripresa. Prima l’Inter si è vista togliere un rigore dal Var, poi assegnarne (e segnarne) uno dall’arbitro Rocchi per fallo di De Vrij (ironia della sorte…) su Icardi, con l’argentino freddissimo nella trasformazione che gli è valso il titolo di capocannoniere a quota 29, seppur in coabitazione con Immobile (78’).

Emozioni finite? Nemmeno per sogno. Al 79’ Lulic, già ammonito, si è fatto espellere e quando all’81’ Vecino, lasciato colpevolmente solo, ha deviato in rete la palla del 2-3 il popolo interista è letteralmente impazzito di gioia: la tanto sognata Champions è diventata realtà.

Grande festa per Spalletti, celebrazione sicuramente più contenuta per Gattuso, che comunque ha centrato il sesto posto in classifica. Il 5-1 sulla Fiorentina ha dunque regalato l’Europa League diretta, non il massimo ma neanche il minimo per chi, 24 giornate fa, era subentrato al decimo posto di Montella. Partita ricca di gol quella di San Siro, con i viola in vantaggio (Simeone al 20’) e i rossoneri a pareggiare (Calhanoglu su punizione al 23’), rimontare (Cutrone al 41’) e dilagare (Kalinic al 49, ancora Cutrone al 59’, Bonaventura al 76’). Gli altri verdetti del campionato vedono la Roma al terzo posto (1-0 al Sassuolo, autorete di Pegolo), l’Atalanta ai preliminari di Europa League nonostante la sconfitta di Cagliari, salvezza per i sardi, Udinese (1-0 sul Bologna), Chievo (stesso risultato sul Benevento) e Spal (3-1 sulla Sampdoria), retrocessione in B per il Crotone, sconfitto 2-1 dal Napoli (gol di Milik e Callejon per gli azzurri, Tumminello a tempo scaduto per i calabresi) e dunque costretto a salutare la massima serie dopo la miracolosa salvezza dell’anno scorso.

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