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Inter e Milan in cerca di conferme ma occhio a Samp e Pescara

La leggenda del “core ‘ngrato” colpisce ancora. Dopo Josè Altafini, in gol contro il Napoli proprio alla prima con la maglia della Juventus, la storia si ripete con Gonzalo Higuain, autore della rete decisiva nel 2-1 finale dello Stadium. Il Pipita ha deciso una partita molto bella ed equilibrata, ribadendo una regola del calcio tanto banale quanto vera: le partite si vincono con i campioni. E così la Signora si porta a casa uno scontro diretto non decisivo ma sicuramente importante, lanciando l’ennesimo segnale di forza a tutto il campionato. Il Napoli scivola a meno 7, la Roma, nella migliore delle ipotesi (ovvero battendo l’Empoli), potrà tornare a meno 2: nessuno insomma, neanche questa volta, può spodestare la Juventus dal suo trono. “E’ una vittoria importante, ci siamo portati a casa uno scontro diretto difficile contro una squadra che gioca molto bene – il pensiero di Allegri. – Non ho avuto bisogno di parlare con Higuain, sapevo che avrebbe fatto una buona partita e lui mi ha ripagato con il gol decisivo”. Il Napoli torna a casa con il sesto ko consecutivo allo Stadium (un vero e proprio tabù per gli azzurri) ma paradossalmente può anche trarne qualcosa di positivo. La squadra di Sarri ha giocato con grande personalità, ha messo in difficoltà la Juve, ha più volte sfiorato il pareggio e, probabilmente, lo avrebbe anche meritato. La differenza però l’ha fatta Higuain, uno che l’anno scorso giocava vestito di azzurro e che ora invece indossa il bianconero.

“Ha fatto il suo lavoro ma rimane un ragazzo a cui sono affezionatissimo – il commento del tecnico partenopeo. – Per quello che si è visto in campo non meritavamo la sconfitta, purtroppo però abbiamo concesso due errori grossi e contro la Juve finisci per pagarli cari”. Dopo un primo tempo equilibratissimo, il match è letteralmente esploso nella ripresa. A “stapparlo” ci ha pensato Bonucci, con la gentile collaborazione di Ghoulam: l’algerino ha svirgolato un pallone servendo, suo malgrado, l’assist al difensore bianconero (50’). Ma il Napoli non ha mollato e anzi 4 minuti dopo ha trovato il pareggio con Callejon, servito benissimo da Insigne e altrettanto efficace nel freddare Buffon da pochi passi (54’). Da lì in poi tante occasioni da una parte e dall’altra, fino alla giocata decisiva di Higuain: al 70’ il Pipita s’è trovato sul sinistro un pallone respinto così così da Ghoulam (sempre lui!) e l’ha scaraventato alle spalle di Reina, prima di alzare le braccia in segno di scuse nei confronti dei suoi vecchi tifosi. Decisamente meno cordiale l’atteggiamento di Insigne al momento del cambio con Giaccherini: l’attaccante napoletano ha inveito a lungo contro Sarri, meritandosi così la strigliata nel dopo partita. “Quando lo sostituisco deve stare zitto e basta – ha ringhiato il tecnico. – Se c’è qualcosa da chiarire lo faremo nei prossimi giorni”. Quelli in cui Juventus e Napoli torneranno a pensare alla Champions League, vetrina lustrata al meglio da una bella partita, che fa bene a tutta l’immagine del nostro calcio.

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