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Inflazione, è sempre allarme: volano i bond e il dollaro, ma la diga Bce protegge le Borse

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La campana dell’inflazione suona sempre più forte ad ogni latitudine. Stamattina la Reserve Bank of Australia ha portato il tasso di riferimento a 0,85%, da 0,35%: il consensus era 0,60%. Nel comunicato, la Banca centrale promette di fare ciò che è necessario per fermare la marcia dell’inflazione. Immediata la doccia fredda sul listino di Sidney (-1,7%), ma anche le reazioni su listini e future: saranno giorni carichi di tensione in attesa del vertice Bce.

Eurostoxx -0,5%, lo yen ai minimi da 20 anni

Il dollaro è stamane in rimonta: forti vendite su obbligazioni e azioni senza una direzione precisa. Cade il bitcoin, -6%, a 29.500 dollari (ieri 31.400).

Il future dell’indice EuroStoxx perde lo 0,5%. Tra i listini asiatici, sale Tokyo (+0,5%), a fronte della frana dello yen: 132,6 sul dollaro, ai minimi da vent’anni. cresce l’aspettativa di un intervento della banca centrale, ma per il momento le autorità tengono duro.

Lo won della Corea del Sud si svaluta dell’1,5%. L’indice Kospi di Seul perde l’1,5% a due giorni dal lancio di otto missili a corta gittata da parte della Corea del Nord. Il Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,5%.

CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,7%. Hang Seng di Hong Kong sulla parità. Hang Seng Tech +0,5%, dal +4,5% di ieri.

Londra, Boris fa peggio di Theresa May

Stamane la sterlina recupera lo 0,4% sul dollaro a 1,2533 dopo che Boris Johnson è sopravvissuto alla mozione di sfiducia dei parlamentari tories. Ma l’esito del voto non autorizza l’ottimismo: 148 deputati (il 41% dei votanti) hanno chiesto le sue dimissioni. Per un anno il premier non potrà essere sottoposto a un nuovo voto di fiducia, ma il risultato è peggiore di quelli avuti a suo tempo da Margaret Thatcher e Theresa May. Il Guardian parla di “danni irreparabili” alla leadership.

Verso l’apertura in rosso a Wall Street. Bene Apple e Amazon

I future di Wall Street stamane scendono. Ieri Dow Jones +0,05, S&P 500 +0,31%, Nasdaq +0,4%. Da segnalare Amazon, +2% dopo lo split delle azioni (20 nuove contro 1 già posseduta). Sale Apple (+0,5%) dopo la conferenza dei produttori di App. La Mela ha annunciato che si concentrerà nello sviluppo di software da integrare nelle auto.

Musk in retromarcia su Twitter, Pechino assolve Didi (+24%)

Ad agitare Wall Street ieri ci ha pensato il solito Elon Musk, che, naturalmente con un tweet, ha ribadito la richiesta a Twitter (-1,2%) di fornire maggiori informazioni sugli account spam e fake. In una comunicazione alla Sec, il capo di Tesla (+2,5%) ha affermato che il rifiuto della società di fornire le informazioni richieste sugli account è “una violazione dell’accordo di fusione”.

Ma a sostenere i mercati Usa, in assenza di dati macro di rilievo, ci hanno pensato alcuni i “nemici”. A partire dalla Cina. Ieri le autorità di regolamentazione di Pechino si sono accordate per rimuovere il divieto sull’aggiunta di nuovi utenti imposto alla società di ride-hailing e ad “altre due società tech quotate negli Stati Uniti”. Immediata la reazione. Didi Global ha registrato un balzo del 24% trascinando all’insù per simpatia la stessa Uber.

La Casa Bianca protegge i pannelli solari di casa

La Casa Bianca ha annunciato una serie di misure per stimolare la produzione di pannelli solari, alzando barriere commerciali nei confronti di alcuni produttori asiatici di Cambogia, Malaysia, Thailandia e Vietnam. Salgono le società dei pannelli solari. SolarEdge Technologies +4,3%, Sunrun+11,1%, First Sola +2,3%, JinkoSolar +5,9% e SunPower +7,2%.

A tenere banco è sempre il tema dell’inflazione. Il T-bond decennale è salito al 3,05%, al massimo da un mese.

Corrono i bond, in rally i corporate

I mercati prevedono che i prezzi al consumo (il dato sarà annunciato venerdì) siano saliti a maggio dell’8,2%, ovvero il 5,9% al metto dell’energia. Un numero più alto spingerà la Fed ad aumentare i tassi più dello 0,5% già annunciato per la prossima riunione.

Il Wall Street Journal segnala che a maggio, per la prima volta da dieci mesi, l’indice dei corporate bond ha chiuso con il segno più (0,7%). Molti operatori, dopo i forti ribassi degli ultimi mesi (S&P 500 -14% da inizio anno), hanno deciso di puntare sulla carta di qualità (come Ibm e At&t), che rende di più dei Treasury-bill (pur salito oltre il 3%) con un rischio contenuto, dopo i recenti ribassi. È il segnale, nota il quotidiano, che la tensione per l’inflazione sta cedendo terreno alla possibile ripresa.

Borse Ue ieri in salita, spread a 209

Le borse dell’Europa hanno chiuso in rialzo, poco sotto i massimi della seduta. Francoforte +1,3%. Milano +1,7%. EuroStoxx 50 +1,4%.

La Bce si prepara a dare il via giovedì alla stagione dei rialzi dei tassi. Ma, come ha anticipato il Financial Times,la Banca centrale sta lavorando a una proposta per creare un nuovo programma di acquisto bond a sostegno dei paesi alle prese con crescenti costi di finanziamento come l’Italia.

Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata scende a 209 punti base (-1,75%), con tassi che scendono leggermente rispetto a venerdì. Ma le tensioni sono destinate a salire.

Oggi le previsioni Istat sull’economia, direttiva Ue sul salario minimo

L’Istat oggi diffonde i dati sulle prospettive per l’economia italiana 2022-2023; In uscita in Germania gli ordinativi industriali di aprile.

Questa notte i negoziatori del Parlamento europeo e la presidenza francese del Consiglio dell’Ue hanno raggiunto un accordo politico sulla direttiva su un salario minimo adeguato. I dettagli saranno presentati oggi in conferenza stampa. La direttiva, che sarà operativa da metà giugno, stabilisce che il salario minimo dovrà essere agganciato all’inflazione, con un meccanismo che ricorda quello della “scala mobile” in vigore in Italia negli anni ’80. Attenzione però: non è un salario minimo europeo e neppure l’obbligo di introdurre un salario minimo per legge. Gli stati membri in cui il salario minimo è fissato dalla contrattazione collettiva potranno conservare il loro sistema.

Petrolio in stallo, verso la pace Arabia Saudita-Israele

Infine, il petrolio. Il Brent è sceso sotto la barriera dei 120 dollari. In calo a 118,50 anche il greggio Usa.

Bloomberg riferisce di un travaso di greggio da una petroliera russa in arrivo dal Baltico ad un tanker diretto in India. Il passaggio è avvenuto al largo di Madera, in acque particolarmente agitate. Nonostante il forte aumento delle vendite in Asia, nota l’agenzia, la Russia incassa di meno, perché obbligata a praticare forti sconti.

Intanto l’Arabia Saudita si prepara, in attesa della visita di Joe Biden, a un’altra svolta storica: la pace con Israele. “Non guardiamo ad Israele come ad un nemico – ha dichiarato il principe Mbs – ma come ad un potenziale alleato. Prima, però, dobbiamo risolvere alcune questioni”.

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