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Indagine Unioncamere: utenti e-commerce in crescita, ma imprenditori restano scettici

Al momento i clienti fissi dell’e-commerce si fermato a quota 3 su 10, ma secondo un’indagine di Unioncamere, in Italia, c’è un bacino potenziale di 30 consumatori su 100 che si sono dichiarati pronti ad acquistare online nell’immediato futuro. L’indagine campionaria è stata svolta dal Centro studi Unioncamere in collaborazione con Swg, che sonda le modifiche dei comportamenti di consumo legate al web.

Dei risultati di questa indagine dovrebbe tener conto gli impreditori italiani che, invece, sembrano molto più scettici a lanciare le proprie aziende nel mare di internet. “Italian web consumer sono in aumento, mostra la nostra ricerca”, commenta il Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. “Ma anche che il made in Italy è sempre più ricercato sulle grandi piattaforme online internazionali. Insomma, l’e-commerce rappresenta senza dubbio una chance molto importante per le nostre imprese. E proprio per sostenere una migliore conoscenza delle opportunità offerte dal digitale, che le Camere di commercio sono impegnate in diversi progetti con partner importanti fra i quali Google”.

In Italia, secondo l’ultimo Rapporto Unioncamere, il 40% degli imprenditori dichiara che internet non serve alla propria attività. In Italia i clienti dell’e-commerce sono in forte crescita, tanto da aver già radicalmente rivoluzionato alcuni settori commerciali, in particolare quelli legati al turismo e al tempo libero, alla tecnologia e ai prodotti editoriali, ambiti nei quali oltre il 60% degli intervistati ha già fatto acquisti online. E di questi numeri le imprese che ancora non ritengono Internet una risorsa vincente per la competitività dovranno tener rapidamente conto.

Il negozio tradizionale, comunque, non appare destinato a scomparire ma da questo processo di cambiamento può uscirne rinnovato e rafforzato. Ciò che ancora convince il 51% di italiani a preferire lo store al web è soprattutto la possibilità di vivere l’esperienza diretta della merce, il contatto umano e la fiducia che ne deriva, la consegna immediata della merce.

I 16 italiani su 100 che invece sono web consumer stabili – e sono prevalentemente benestanti, iperconnessi e spesso residenti in piccoli comuni – sono motivati soprattutto dalla convenienza, dalla vastità dell’offerta, dalla facilità e comodità dell’acquisto.

Ma c’è anche un altro aspetto da tener presente riguardo alle modifiche del comportamento dei consumatori: l’interazione tra utilizzo del web e visita nel negozio. Il 60% di chi compra sia in negozio, sia online tende a fondere questi due ambiti nel processo di acquisto: ricerca il prodotto in rete, si reca in negozio a provarlo, ricerca l’offerta migliore sul web, poi decide di acquistarlo in store o online. Magari sullo stesso sito della catena visitata anche fisicamente. A patto che l’offerta sia vantaggiosa.

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