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Il mal di banche zavorra la Borsa e fa salire lo spread

Banche ed energetici frenano Piazza Affari mentre l’Europa chiude contrastata. Il Ftse Mib arretra dello 0,88% mentre Parigi sale dello 0,5% e Francoforte dell’1,1%, beneficiando  dei dati sugli ordini di fabbrica in Germania, cresciuti a marzo dell’1,9% rispetto a febbraio e molto meglio delle attese ferme a +0,6%. Londra -0,22%. I listini e i titoli delle materie prime sono appesantiti dalla frenata cinese: l’import di aprile è sceso del 5,7% e l’export è slaito del 4,1%, con la bilancia commerciale che ha segnato un surplus di 298 miliardi di yuan. Shanghai ha chiuso così in deciso calo: -2,77%, sui minimi da due mesi.                                                                                                                                            

A Wall Street gli indici aprono incerti con il petrolio in calo: il Wti cede il 2,55% a 43,52 dollari al barile annullando i rialzi e nonostante il mega incendio che ha colpito la cittadina petrolifera canadese di Fort McMurray. Inoltre, in Arabia Saudita, principale esportatore di petrolio, è in atto il cambio di ministro petrolifero. Il cambio euro dollaro è stabile a 1.140145

Gli investitori continuano poi a interrogarsi sulle future mosse della Fed dopo il deludente rapporto sul lavoro di aprile diffuso venerdì scorso e scommettono su un rinvio anche a giugno. E nel pomeriggio è tornata sotto i riflettori la Grecia: in agenda la riunione dei ministri finanziari dell’eurozona per lo sblocco della tranche di aiuti finanziari. Il ministro olandese Dijsselbloem ha riferito che si tratta solo di una prima discussione e che non verrà presa oggi nessuna decisione.

A Piazza Affari le vendite colpiscono le banche. In particolare peggior titolo del Ftse Mib è il Banco Popolare -8,75% travolto dopo il varo dell’aumento di capitale propedeutico alla fusione con la Banca Popolare di Milano e dopo che Saviotti ha anticipato che la trimestrale ”non sarà granché”.   Ma, come ha sottolineato stamane il presidente della Consob Giuseppe Vegas in occasione dell’assemblea annuale. “Nelle attuali condizioni di mercato – ha detto –  è difficile fare ricapitalizzazioni – la recessione prolungata sta pesando sui bilanci bancari e sulle “valutazioni degli investitori pesa il problema delle sofferenze”.  Tra le banche sotto tiro anche Bmps -7,56%, Bpm -7,04%. In controtendenza nel settore invece Banca Mediolanum +2,31%. Giù anche Saipem -4,53% e Anima -4,51%.

In rialzo Campari +2,94% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre che si è chiuso con ricavi in crescita del 7,2%,  seguito dal comparto del lusso con Ferragamo +2,37%Yoox +1,69% e Luxottica +1,15%.

In grande evidenza anche Rcs +5,26%:in un comunicato Mediobanca, azionista della società, ha annunciato ufficialmente che valuterà diverse opzioni che valorizzino meglio la propria partecipazione, incluso “il mantenimento della stessa o eventuali proposte alternative di cui possa essere destinataria”. Il comunicato è stato emesso il comunicato su richiesta della Consob.

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Categories: Finanza e Mercati