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Il Covid-19 di Trump turba i mercati ma Banco Bpm vola

Imagoeconomica

La notizia bomba che il presidente Usa Donald Trump e la moglie Melania sono positivi al coronavirus non travolge i listini europei, che limitano i danni e archiviano una seduta contrastata. Piazza Affari chiude in parità (+0,01%, 19.064 punti) grazie ad alcune banche e ai petroliferi, nonostante il greggio continui a perdere quota. L’interesse degli investitori si concentra sui titoli di Stato. Sul secondario il tasso del Btp decennale segna un nuovo minimo storico a +0,78% e lo spread con il Bund arretra a 132 punti base (-3,04%). Nel resto d’Europa Francoforte perde lo 0,33%, Parigi +0,02%, Madrid +0,38%, Londra +0,39%. 

Oltreoceano viaggia in ribasso Wall Street, stonata fin dall’avvio, e nel finale il Nasdaq tracolla con una perdita superiore ai 2 punti percentuali. A mettere sotto i pressioni i listini americani è ovviamente la positività dell’inquilino della Casa Bianca, nonostante le prime informazioni e stampa segnalino che ha sintomi lievi, tipo raffreddore. Non si sa ancora però quali conseguenze politiche ed economiche potranno avere la malattia presidenziale e il suo evolversi, a poco più di un mese dalle elezioni. Dopo l’annuncio fatto dallo stesso Trump, con un tweet, il sito di scommesse online Betfair ha sospeso le puntate sull’esito. Due giorni fa, le stime di Betfair davano al 60% le probabilità di vittoria del candidato democratico Joe Biden.

Deludono inoltre i dati sul lavoro in Nord America: i posti creati, nel settore non agricolo, in settembre sono stati 661mila contro attese molto più alte, anche se scende più del previsto il tasso di disoccupazione (7,9% da 8,4% di agosto). Si resta inoltre in attesa dei nuovi stimoli fiscali, ma lo stallo politico non pare ancora superato. I democratici hanno fatto passare alla Camera il loro piano da 2.200 miliardi, ma i repubblicani l’hanno rigettato.

Sul mercato valutario si vedono gli effetti di questa situazione e si va a caccia di yen e dollari. L’euro perde quota contro entrambi. Il cambio contro il biglietto verde orbita attorno a 1,17. Il rafforzamento del dollaro frena l’oro: lo spot gold è piatto e tratta a 1906,3 dollari l’oncia. Le preoccupazioni sulle nuove ondate di contagi e sul rallentamento globale, con conseguente calo della domanda, pesano invece sul petrolio, che anche oggi subisce una brusca caduta. Il Brent tratta sotto i 40 dollari al barile e prede oltre il 3%, il Wti viaggia in ribasso del 3,2% a 37,5 dollari al barile.

In Piazza Affari, dopo lo scivolone di ieri, i titoli oil sono in ogni caso fra i titoli migliori del listino: Saipem +3,66%; Tenaris +2,31%; Eni +0,54%. 

Le banche sono miste, ma il morale è tenuto alto da Banco Bpm, +5,42%, su cui si concentra l’attenzione dopo le varie indiscrezioni a proposito degli appetiti di Credit Agricole. Bene Mediobanca +1,66%. Debole Bper, -2,72%, dopo il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l’offerta e l’ammissione a quotazione delle azioni provenienti dall’aumento di capitale. L’operazione partirà lunedì 5 ottobre. 

Fra le big Intesa Sanpaolo sale dello 0,38%. Oggi SocGen ha riavviato la copertura con “Hold” e prezzo obiettivo di 1,68 euro. Fa peggio Unicredit  che arretra dello 0,13%.

Nel resto del listino sono negative Nexi -3,15%, Unipol -1,45%, Pirelli -1,4% 

Fuori dal paniere principale domina Safilo, +18,04%, che prevede vendite nette totali nel terzo trimestre in crescita ‘mid-single digit’ a cambi costanti rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e tali da supportare la previsione che il trimestre ritorni all’utile a livello di Ebitda adjusted. Secondo Equita, “il terzo trimestre è sopra le indicazioni della società, ma coerente con le nostre stime. Buono il recupero per il mercato nord americano”. Inoltre, il broker Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a “Buy” da “Hold”.

In evidenza Banca Popolare di Sondrio, +5,66%, nel giorno in cui il Consiglio di Stato ha revocato l’ordinanza sospensiva riguardante l’obbligo di trasformazione in Spa delle banche popolari.

Da segnalare anche il balzo del Sole 24 ore, +4,63%. Secondo MF il gruppo editoriale Gedi proprietario di Repubblica, potrebbe valutare un investimento nel quotidiano di Confindustria. 

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