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Icardi, Jovetic e Ibra: la sosta per le nazionali riaccende il calciomercato

Tempo di sosta, tempo di calciomercato. Anche questa volta le buone abitudini non sono cambiate: ogni volta che il pallone si ferma, puntualmente i riflettori si spostano sulle trattative. Perché in attesa di godersi il rush finale in campionato e Champions, i tifosi già s’immaginano i colpi dell’estate. In effetti qualcosa si muove, soprattutto tra le grandi.

E’ soprattutto l’Inter a scatenare la fantasia, se non altro perché di mezzo c’è ancora lui. A José Mourinho basta pochissimo per accendere il cuore del popolo nerazzurro, che non lo ha mai dimenticato. Dopo le sue recenti dichiarazioni, in cui apriva ad un possibile ritorno alla corte di Massimo Moratti, si sono susseguite tutta una serie di voci. La realtà però dice che difficilmente il figliol prodigo tornerà a casa tra pochi mesi: troppo alto l’ingaggio, così come le pretese sul mercato, difficilmente coniugabili con il budget di Corso Vittorio Emanuele. Meglio concentrarsi sui giovani, possibilmente promettenti. Nella categoria rientra di sicuro Mauro Icardi, 20 anni compiuti da poco, attaccante argentino della Sampdoria. Le cronache raccontano di un disturbo della Juventus, ma l’Inter sembra essere in netto vantaggio. Semmai Moratti e Branca dovrebbero preoccuparsi del Manchester City, sempre pronto ad inserirsi in tutte le trattative.

La Juve infatti appare in altre faccende affaccendata: a Torino vogliono blindare Conte con un top player, magari due. I nomi sono i soliti: Stevan Jovetic, sul quale però c’è anche l’interesse della Roma e Zlatan Ibrahimovic, colui che più stuzzica e divide. Da una parte i tifosi duri e puri, che non dimenticano il tradimento dello svedese ai tempi di Calciopoli, dall’altra i moderati, più interessati alle magie del campo che ai sentimentalismi di maglie e bandiere. “E’ difficile che uno come lui possa tornare in Italia – ha freddato gli animi Mino Raiola, prima di riaccenderli con un “nel calcio però tutto può succedere” che lascia aperte porte e speranze.

Anche il futuro di Allegri è ancora tutto da scrivere, nonostante il contratto che lo lega al Milan fino al 2014. I dissidi con Berlusconi sono settimanali, così come le conferme di Galliani, che però non vuole sentir parlare di rinnovo. E così si navigherà a vista, o meglio a obiettivo. Il Milan punta al secondo posto, ovvero Champions senza preliminari. Poi le parti (Allegri compreso) decideranno il da farsi. Decisamente meno nebulosa la trattativa che potrebbe portare in rossonero Davide Santon. “A Newcastle sto da re, ho una famiglia inglese e un contratto fino al 2016 – ha fatto sapere il terzino – ma per i rossoneri penserei seriamente a fare le valige. Sono nato tifoso milanista”. Il costo è abbordabile: 5 milioni tondi tondi, inoltre c’è la sensazione che qualcosa si sia già mosso a gennaio. Perché il mercato non si limita all’estate, ma va avanti tutto l’anno. Specialmente durante le soste per le Nazionali.

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