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Hera: nel primo semestre più utili e investimenti, meno indebitamento finanziario

FIRSTonline

Il gruppo Hera prosegue anche nel primo semestre di quest’anno la sua attività in linea con le strategie aziendali e il Piano industriale, confermando la propria solidità. Non è infatti una novità che la multiutility bolognese presenti trimestrali positive ed è stato così anche questa volta: i risultato del primo semestre 2025 approvati dal consiglio di amministrazione di Hera recitano tra le tante cose ricavi +18% rispetto allo stesso periodo del 2024, a 6,78 miliardi, utile netto di pertienza degli azionisti +5% a sfiorare i 230 milioni, e investimenti operativi lordi +20%, pari a 414 milioni di euro. Inoltre, seppur di poco, è anche diminuito l’indebitamento finanzario netto, a 3,92 miliardi, ed è segnalata in miglioramento la redditività degli investimenti, con il ROI salito al 10,3% e il ROE all’11,5%.

I conti nel dettaglio

Secondo quanto comunicato da Hera, la crescita dei ricavi è prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi delle commodity energetiche e al maggior valore delle attività di intermediazione, mentre il risultato operativo netto al 30 giugno 2025 si attesta a 383,2 milioni di euro, rispetto ai 385,1 milioni del primo semestre 2024, per effetto dei minori accantonamenti prevalentemente legati ai mercati di ultima istanza che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti per i consistenti investimenti di sviluppo, soprattutto nei settori regolati.

La gestione finanziaria è in calo di circa 23 milioni di euro grazie alla riduzione dei tassi di interesse e all’attività di razionalizzazione della struttura finanziaria, anche a seguito della progressiva e ulteriore normalizzazione del mercato energetico. L’efficace gestione operativa e finanziaria ha consentito al risultato ante-imposte di salire a 351,2 milioni di euro (+6,6%) rispetto ai 329,6 milioni al 30 giugno 2024.

Nonostante l’incremento del tax rate, pari al 29% rispetto al 28% del primo semestre 2024, l’utile netto al 30 giugno 2025 sale a 249,4 milioni di euro, in crescita (+5,1%) rispetto ai 237,3 milioni dell’analogo periodo 2024. Un risultato che conferma quindi, secondo l’azienda, “ancora una volta la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perfettamente in linea con le attese del Piano industriale”.

I risultati delle diverse aree di attività: gas, luce, acqua e rifiuti

Per quanto concerne l’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi di efficienza energetica – nel primo semestre 2025 il MOL sale a 260,3 milioni di euro, rispetto ai 256,5 milioni al 30 giugno 2024 (+1,5%). Il numero di clienti gas si attesta a quota 2 milioni di unità e il contributo dell’area gas al MOL di gruppo è pari al 36,1%.

Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e illuminazione pubblica – si attesta a 114,1 milioni di euro rispetto ai 144,2 milioni dell’analogo periodo del 2024, che aveva beneficiato di un contributo straordinario e non ricorrente del segmento di clienti in salvaguardia. Il numero di clienti elettrici è aumentato del 44,4% rispetto al primo semestre 2024, raggiungendo i 2,6 milioni di unità, principalmente per effetto dell’acquisizione a luglio 2024 dei clienti domestici nel Servizio a Tutele Graduali.

Il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – sale a 156,5 milioni di euro, in crescita (+7,1%) rispetto ai 146,2 milioni dell’analogo periodo 2024. La crescita è riconducibile prevalentemente al consistente piano di investimenti, messo a terra con misure mirate a promuovere e valorizzare interventi innovativi per l’efficienza e la resilienza dei territori serviti. 

Il MOL dell’area ambiente – che include i servizi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti – sale a 175,4 milioni di euro (+2,3%) rispetto ai 171,5 milioni al 30 giugno 2024. La filiera waste non conosce soste nel suo percorso di crescita, pur a fronte di uno scenario macroeconomico complesso e di un rallentamento della produzione industriale. La raccolta differenziata nel primo semestre 2025 sale al 75,3%, in crescita di 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2024.

Gli interventi dell’amministratore delegato e del presidente

“Le buone performance operative e le ottimizzazioni finanziarie – ha detto Orazio Iacono, Ad del Gruppo Hera – hanno sostenuto un incremento del 5% dell’utile netto di pertinenza degli azionisti, che è salito a 229,3 milioni di euro. Risultati che confermano la nostra capacità di proseguire il percorso di crescita, anche in uno scenario macroeconomico complesso, mantenendo al centro resilienza, sostenibilità e innovazione. La positiva generazione di cassa ha contribuito a ridurre ulteriormente l’indebitamento netto, portando il rapporto debito netto/MOL a 2,49x, un notevole punto di forza per indirizzare le future opportunità di crescita”.

“Nel primo semestre – ha dichiarato Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo di Hera – abbiamo continuato a incrementare la creazione di valore facendo leva sulla crescita industriale e sulla solidità finanziaria del Gruppo. La generazione di cassa ha permesso di finanziare investimenti per oltre 400 milioni di euro, in crescita del 20%, con l’accelerazione maggiore per lo sviluppo impiantistico dell’area ambiente e la resilienza del ciclo idrico. La solidità del nostro equilibrato portafoglio di business si riflette nella crescita del rendimento del capitale proprio che si attesta all’11,5%. Questi risultati evidenziano che stiamo rispettando il percorso previsto dal nostro Piano industriale”.

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Categories: Finanza e Mercati