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Guerra ai contanti: il piano del Governo in 4 mosse

Bonus fiscali per i pagamenti elettronici, commissioni azzerate per gli esercenti sui mini-pagamenti digitali, sanzioni per chi non ha il Pos e obbligo di transazioni immateriali nei rapporti con la Pa. Sono alcuni capitoli del piano che il Tesoro sta mettendo a punto per ridurre l’uso del contante. L’obiettivo, naturalmente, è abbattere l’evasione fiscale colpendo il sommerso e i pagamenti in nero.

Il progetto è nella prima fase di gestazione e ancora non sono state formulate nemmeno le stime sui costi e sull’entità del gettito recuperabile. Le idee, però, ci sono.

Vediamo più nel dettaglio come potrebbero funzionare le misure su cui si sta ragionando.

BONUS FISCALI SUI PAGAMENTI TRACCIABILI

Il modello su questo fronte è il Portogallo, dove dal 2013 i contribuenti che chiedono la fattura elettronica hanno diritto a una detrazione fiscale pari al 15% dell’importo pagato da utilizzare in dichiarazione dei redditi. Questo espediente ha permesso all’erario portoghese di veder crescere il gettito Iva del 13% in un solo anno. Una misura simile potrebbe essere adottata anche in Italia, garantendo deduzioni o detrazioni a chi effettua i pagamenti per via elettronica (bancomat, carta di credito, prepagata, app su smartphone) o comunque in modo tracciabile (bonifici).

 SCONTI E SANZIONI PER GLI ESERCENTI

Per gli esercenti, invece, si parla di due novità: una positiva e una negativa. La prima è l’azzeramento delle commissioni da versare sui pagamenti ridotti, ad esempio dai 5 ai 25 euro (servirebbe un protocollo con l’Abi e con i principali circuiti di pagamento e di emittenti carte di debito/credito). La seconda è la creazione di un sistema sanzionatorio per chi rifiuta di far pagare i clienti con il Pos. Un comportamento illegale da diversi anni, ma ancora ampiamente diffuso proprio perché impunito. Non esiste infatti l’importo della sanzione: il Consiglio di Stato lo ha bocciato in quanto privo di una norma specifica.

PAGAMENTI ELETTRONICI ALLA PA

La quarta e ultima idea riguarda la Pubblica amministrazione, che sarebbe obbligata ad accettare pagamenti soltanto in forma elettronica. La norma è già in vigore per gli sportelli dell’anagrafe di molte città e potrebbe essere estesa all’intero perimetro della Pa, comprendendo anche le aziende fornitrici di servizi.

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Categories: Politica