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Gran Bretagna, la recessione minaccia l’autostima delle adolescenti

FIRSTonline

Un’ampia ricerca della Schools Health Education Unit di Londra, organizzazione britannica che conduce studi e ricerche sul mondo della scuola e dell’educazione in genere, svela implicazioni inedite della recente crisi economica. La recessione, infatti, influirebbe negativamente sull’autostima degli adolescenti, in particolare su quella delle ragazze, le quali sarebbero anche oggetto del crescente fenomeno del cyber bullismo. 

L’indagine, condotta su un campione di 30mila studenti del Regno Unito, mostra un preoccupante aumento del numero di teenager che hanno una bassa opinione di sé stesse. Dai primi anni Novanta fino al 2007 c’era stato invece, spiegano gli analisti, un costante innalzamento dell’autostima giovanile, sia per i maschi che per le femmine. Il picco, per entrambi, si era raggiunto proprio nel 2007, con un 41% di “soddisfatti di sé” per le ragazze, e un 55% per i ragazzi. 

In concomitanza con il manifestarsi delle difficoltà economiche, si è assistito a una flessione dell’autostima dei più giovani, che è stata di un qualche rilievo per i maschi ma addirittura drammatica per le femmine. Secondo David Regis, a capo della ricerca, la correlazione tra l’inizio del periodo di recessione e l’aumento della percezione negativa che i più giovani hanno di sé non può essere ignorata. Gli adolescenti vivono immersi in un mondo in cui l’interrelazione e la comunicazione sono altissime e questo significa che sono investiti da una sovrabbondanza di informazioni senza avere spesso la maturità e gli strumenti per gestirle, comprenderle e dare loro il giusto valore. 

Il fatto che le ragazze ne risentano più dei ragazzi è probabilmente dovuto, suggeriscono le conclusioni dello studio, alla percezione che le giovanissime hanno tuttora di sé come soggetto più “fragile” della società e alla maggiore incertezza sul proprio futuro. Ma sulle adolescenti non grava solo il peso della crisi economica: le interviste hanno infatti messo in evidenza anche i tragici effetti del lato oscuro della rete, quel complesso di bullismo, mobbing e stalking che prende di mira soprattutto le donne e dal quale proprio le più giovani non sanno spesso come venire fuori. 

“Il 2008 è stato l’anno in cui si è manifestata  la recessione e i dati della nostra ricerca esprimono il disagio che questa ha creato negli adolescenti,” commenta Angela Davis, analista sin dal 1976, “ma non possiamo dimenticare che è stato anche il momento del boom dei social network e l’inizio di una nuova era in cui tutto – o quasi tutto – è online”.


Allegati: The Guardian

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