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Governo Letta: Amato e D’Alema più no che si – Letta al Quirinale alle 15

O dentro tutti i big o fuori tutti. E’ così che, salvo colpi di scena in extremis, dovrebbero restare fuori dal Governo sia Mario Monti, che si è già autoescluso ieri, sia anche Giuliano Amato e Massimo D’Alema oltre che Silvio Berlusconi. L’unica eccezione potrebbe essere quella di Angelino Alfano che potrebbe diventare vicepremier in quota Pdl.

La ragione della probabile esclusione dei big non è tanto di ordine generazionale ma è tutta politica. Per dare il via libera ad Amato e D’Alema, che pure stima sul piano personale, il Cavaliere – nel lungo colloquio con Enrico Letta di stamattina, che prima aveva visto Pierluigi Bersani (“No al governo ad ogni costo”) – avrebbe chiesto in cambio l’ingresso di alcuni ex ministri del centrodestra come Brunetta, Sacconi, Gelmini e Romani di difficile gestibilità per il Pd.

Di conseguenza, se Amato e D’Alema resteranno fuori, al Tesoro dovrebbe andare il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, mentre per la Farnesina salgono le quotazioni dell’attuale ministro alle Politiche comunitarie, Moavero, braccio dstro di Monti.

Ma non è la prima volta che un presidente incaricato parte da Palazzo Chigi con una lista di ministri ed esce dal Quirinale con un’altra. Di sicuro anche stavolta sarà determinante il parere del Capo dello Stato.

Letta salirà al Colle alle 15 per sciogliere la riserva. In serata o domani dovrebbe esserci il giuramento dei nuovi ministri e lunedì pomeriggio la presentazione del Governo alle Camere. Da martedì il dibattito sulla fiducia.

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Categories: Politica