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Golf, Ryder Cup: Molinari trascinatore, vince l’Europa

FIRSTonline

Il trofeo della Ryder Cup torna in Europa, grazie a una vittoria schiacciante dei blu stellati contro la squadra Usa, a Parigi, con il punteggio di 17,5 a 10,5. Francesco Molinari è stato l’eroe di questa edizione, dopo aver compiuto l’impresa di 5 vittorie su 5 incontri giocati, un record conquistato solo dallo statunitense Larry Nelson nel 1979. Il torinese è ormai un mito per il golf mondiale, che lo ha ribattezzato “Laser Frankie” per la sua precisione millimetrica nei colpi lunghi.

Deludente invece la prestazione di Tiger Woods. L’ex numero uno del mondo non ha vinto nemmeno un match: ne ha persi ben tre, in coppia, contro Molinari e l’incontenibile Tommy Fleetwood ed è stato sconfitto anche nel testa a testa da Jon Rahm. Tiger in realtà non ha giocato male, ma è stato sfortunato negli accoppiamenti. Inoltre gli europei, in particolare Laser Frankie e Fleetwood, sanno veramente fare squadra.

Si archivia così un’edizione amara per il capitano Usa, Jim Furyk, che ha sbagliato le sue wild card, in particolare quella di Phil Mickelson, che a sua volta non è riuscito a conquistare nemmeno un punto.

Gli statunitensi, più forti sulla carta, hanno deluso, mentre gli europei hanno entusiasmato. Dopo essere andati in vantaggio nei doppi per 10 a 6 hanno inanellato una serie di vittorie nei 12 singoli e il punto decisivo è arrivato proprio da Francesco contro Mickelson.

Fra i protagonisti bisogna ricordare l’inglese Ian Poulter, detto mister Ryder Cup, per il grandissimo contributo che ha sempre portato alla squadra in questa manifestazione. Perfetto lo svedese Henrik Stenson, che si è fatto male poco tempo fa a un gomito e rischiava di saltare l’evento. Bene Sergio Garcia, al termine di una stagione sottotono. Lo spagnolo ha ritrovato la sua grinta insieme agli amici europei e con 25,5 punti nel corso degli anni è diventato il giocatore europeo che ha vinto di più in Ryder.

La scommessa è stata vinta anche dalla Francia e dalla città di Parigi. Oltre 180mila sono stati gli ingressi nei tre giorni allo splendido Golf National, vicino a Versailles. Il campo è risultato superlativo per bellezza e difficoltà, perfetto per una grande manifestazione grazie a tante buche ad anfiteatro. Molto rumoroso e presente il pubblico, trascinato dai giocatori europei che si sono avvalsi del vantaggio di giocare in casa. Ha vinto infine lo sport, perché questi milionari con le mazze giocano questa gara solo per una coppa e non per soldi.

Insomma è stata una bellissima manifestazione, che ha fatto sperare anche per il futuro del continente. Brexit o non Brexit sul pennone dello sport venerdì ha sventolato una bandiera blu con 12 stelle d’oro (che, come noto, rappresenta tutta l’Europa, non solo l’UE) e le emozioni sono state tante, forti e importanti, mentre suonava alto l’”Inno alla gioia” di Beethoven.

Chiuso questo capitolo, fra due anni la Ryder Cup si giocherà negli Stati Uniti, a Whistling Straits in Wisconsin. Poi, nel 2022, sarà la volta di Roma ed è un’occasione da non sprecare.

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