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GOLF – Playoffs: Snedeker conduce, ma la partita è fra Rory McIlroy e Tiger Woods

Brandt Snedeker conduce, con 8 colpi sotto al par, il Tour Championship by Coca-Cola in corso all’East Lake Golf Club di Atlanta, ultimo appuntamento della FedExCup. Oggi, quarta e ultima giornata del tour, verranno assegnati premi per 35 milioni di dollari, 10 milioni solo al primo classificato. 

    Il trentaduenne di Nashville è al comando del torneo e anche della classifica dei Playoffs, dopo un terzo giro in 64 colpi (-6), grazie al quale ha scavalcato il grande favorito, Rory McIlroy. In testa, a pari merito con Snedeker, c’è Justin Rose (-8), terzo nei Playoffs. La complessa assegnazione dei punti avviene sulla base di una serie di tornei disputati durante l’anno e di quattro tornei ad eliminazione cominciati a fine agosto. Il Championship by Coca-Cola è l’ultimo di questi quattro tornei e incoronerà oggi il vincitore assoluto della complessa, avvincente e ricchissima FedExCup. 

    Snedeker ha buone probabilità di spuntarla, soprattutto se mantiene un gioco regolare e un putt infallibile come ha fatto finora, ma la vera partita è quella che si gioca fra Rory McIlory e Tiger Woods: fra il giovane leone e la “vecchia” tigre.

Rory ha una possibilità di vincere la FedExCup persino se arriva ventinovesimo (i giocatori rimasti sono 30), Tiger deve piazzarsi almeno quarto. La vittoria nei Playoffs da parte del campione nord irlandese può rappresentare la sua definitiva incoronazione a dominatore assoluto del tour, benché, ancora oggi, il golf mondiale abbia un solo, vero, indiscutibile divo: Tiger Woods. Il pubblico vuole vedere Tiger, in campo segue solo Tiger, perché Tiger è il golf. Una sua vittoria, in un grande torneo, è attesa e sperata, soprattutto dal pubblico americano, a pochi giorni dall’inizio della Ryder Cup (la sfida Europa-Usa) a Chicago, il prossimi weekend. 

   Ad Atlanta Tiger è partito con il turbo, proprio giocando con Rory McIlory. Un avvio che faceva ben pensare. Woods non sembrava affatto “intimidito” da Rory, se non “dai suoi capelli” (parole dello stesso Woods, in risposta a una battuta di Greg Norman).  Le seconde 18 buche però sono state un disastro e, come spesso accade ultimamente, Tiger ha fatto fatica a riprendersi dopo una brutta buca e a trovare il giusto feeling sui green. Ieri c’è stato lo scatto d’orgoglio, 67 colpi dopo i 73 di venerdì, (-4 in totale) e oggi la partita è tutta da seguire. Sarebbe bello vedere il fuoriclasse americano animato dalla determinazione dei vecchi tempi, ma sul suo gioco è scesa una linea d’ombra, forse utile alla maturazione personale, meno efficace purtroppo sul campo. 

    Dall’altra parte c’è McIlory, il presente e, si spera, il futuro del golf. La stagione di Rory è partita in sordina, ma il ventitreenne si è ripreso alla grande conquistando il suo secondo major, il Pga, dopo l’Us Open dello scorso anno. Nel 2012 Rory ha centrato ben 4 vittorie sul tour Usa, una più di Tiger, e ha portato a casa ben due tornei della FedExCup. Oggi è il numero uno del ranking mondiale e sembra avere la solidità psicologica necessaria per durare nel tempo. E’ lunghissimo e preciso col drive, coraggioso e vincente col putt, insomma è un fuoriclasse che svetta su tutti gli altri. All’East Lake non ha ancora fatto vedere meraviglie, perché non ha giocato al meglio delle sue possibilità sui green, ma oggi potrebbe dare la zampata definitiva. Nelle ultime gare ha sempre sfoderato i colpi vincenti il quarto giorno.

     Ai blocchi quindi McIlory parte con un punteggio di -5, quarto con Bubba Watson e Jim Furik, dietro a Snedeker, Rose e Ryan Moore (-6). Tiger Woods segue subito dopo con -4, insieme a Robert Garrigus, Matt Kuchar e Bo Van Pelt. Sulla base del punteggio attuale, nella FedExCup, Snedeker è primo, seguito da McIlory, Rose, Woods, Nick Watney. Gli scenari immaginabili sono ancora moltissimi, ma per punteggio ed esperienza McIlroy e Tiger Woods sono di gran lunga i favoriti. Il campo, par 70, non è apparentemente troppo insidioso, se non per l’erba, la bermuda grass, che fuori dal fairway penalizza parecchio i giocatori, come si è visto nelle prime tre giornate. 

   La sfida comincia alle 17,30 ora italiana, ma per i giocatori migliori bisogna attendere qualche ora. Tiger scende in campo con Garrigus alle 19,20; seguono alle 19,30 Bubba Watson e Jim  Furyk; alle 19,40 Ryan Moore e McIlroy; 19,50 Snedeker e Rose. 

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