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Golf, Manassero trionfa all’open di Singapore

Matteo Manassero vince il Barclays Singapore Open con un fantastico eagle alla 18, terza buca di playoff contro il sudafricano Louis Oosthuizen. Con questa vittoria “Manasso” sbaraglia vari record: è il primo a cogliere ben tre successi sul circuito europeo prima dei 20 anni e il primo italiano a vincere l’Open di Singapore. Il giovanissimo veronese (19 anni) conquista un trofeo ricchissimo (770 mila euro), dimostrando, nel suo primo spareggio da professionista, la tempra del campione.

Matteo parte giovedì un po’ in sordina con un giro dignitoso in 70, un solo colpo sotto il par. Durante le seconde 18 buche rosicchia ancora qualche posizione, grazie a un percorso in 68 colpi (-3), per un risultato totale di -4 che gli consente di passare facilmente il taglio (fissato a +1). Il maltempo e le interruzioni costringono gli organizzatori a concentrare le ultime 36 buche nell’ultima giornata, domenica, quella che per Matteo diventa una sorta di marcia trionfale.

Al mattino parte presto e mette subito il turbo, infilando 4 birdie nelle prime buche, un avvio fantastico per un giro indimenticabile in 64 colpi, 7 sotto il par. Un risultato che gli consente di scalare la classifica e infine, dopo un altro giro in 69 colpi, di disputare i playoff con Louis Oosthuizen. Entrambi chiudono il torneo a -13 e sono costretti allo spareggio alla 18, un par 5 con l’acqua a sinistra e una serie di insidiosi bunker a difesa del green. La vittoria va a chi chiude meglio la buca per primo.

I due sfidanti pareggiano per ben due volte: la prima volta fanno entrambi birdie; la seconda volta Oosthuizen perde una grande occasione, mancando un putt di un metro e mezzo per prevalere sull’italiano. Nulla di fatto, par-par e i due ricominciano da capo, piantano il tee per la loro 39esima buca di giornata.

Matteo tira sempre per primo e i suoi drive migliorano di volta in volta: l’ultimo è il più bello, il più preciso, il più lungo, riesce persino a stare davanti all’eccellente Oosthuizen, campione laureato da un Major (il British Open 2010), uno dei giocatori più equilibrati e simpatici del tour, con uno swing semplice ed efficace. Il secondo colpo di Oosthuizen raggiunge il green e tutta la pressione della giornata piomba sulle spalle di Matteo. Il teenager azzurro impugna ancora una volta il legno per cercare la massima distanza e sfodera uno dei suoi colpi più belli: una palla sull’asta, leggermente lunga che torna verso la buca, aiutata da una leggera discesa.

E’ il colpo di un vero campione: quello che può valere 400 mila euro (questa la differenza di moneta fra il primo e il secondo classificato) e tante posizioni nella Race to Dubai (il circuito europeo) e nel ranking mondiale. Oosthuizen fa un putt perfetto e chiude con un birdie, Matteo d’altra parte non cerca sconti e imbuca un putt in discesa, lungo almeno un paio di metri. Un eagle che gli vale la sua terza vittoria sul tour. Un segno di grandissima forza di carattere e di maturità da parte di Manassero, che a Singapore dimostra di avere le carte in regola per aspirare anche al tour americano.

D’altra parte al Barclays ci sono grandissimi campioni a partire dal numero uno al mondo Rory McIlory, che chiude terzo a -10; il danese Thomas Bijorn, quarto a -9; l’australiano Adam Scott quinto a -8 a pari merito con un altro fuoriclasse italiano, Francesco Molinari; Phil Mickelson, 14esimo a -5. La prossima settimana il tour europeo si trasferisce ad Hong Kong, mentre fra 15 giorni c’è l’ultima fatica di “campionato”: il ricchissimo torneo di Dubai (8 milioni in palio) che chiude questa splendida stagione di golf.

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