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Golf: il 2015 è l’anno degli italiani

Finisce un anno e ne comincia uno nuovo: più che di buoni propositi abbiamo bisogno di buone notizie, di qualcosa che c’incoraggi a guardare avanti. Il golf, nel suo piccolo, ci offre qualche spunto positivo, in queste giornate di tregua natalizia dai tornei. 

Il primo è che il tour europeo nel 2015 sarà ricco di giocatori italiani come mai prima d’ora: al magnifico quartetto formato da Matteo Manassero, Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Marco Crespi, si aggiungono infatti Andrea Pavan, Alessandro Tadini e Renato Paratore. Sette golfisti che potranno regalare emozioni e divertimento ai fan di questo sport. 

La seconda bella notizia è che Francesco Molinari ha conquistato la carta di “full member” del tour americano. Questo significa che il grande Chicco è entrato in serie A e che il suo nome è inserito in classifica Fedex oltre che nella Race to Dubai. Il suo esordio sul Pga tour avverrà alle Hawaii, dal 15 al 18 gennaio per il Sony Open, un torneo ricco, come tutti quelli che si disputano negli Stati Uniti, che mette in palio 5 milioni di dollari, oltre un milione di dollari e 500 punti nella FedexCup per il primo classificato. 

Molinari, in un articolo di suo pugno, racconta di aver già inserito nella sua agenda anche l’Humana Challenge a Palm Springs (22-25 gennaio) e il Phoenix Open in Arizona (29 gennaio-1 febbraio). Questo significa che dovrà rinunciare a qualche bell’appuntamento del tour europeo come il Desert Swing, ma una programmazione a “blocchi” è inevitabile per chi vuole dividersi fra i due circuiti. Molinari garantisce che parteciperà comunque ad appuntamenti europei clou come Wentworth, l’Open di Francia e quello di Scozia. A maggior ragione sarà all’Open Championship che è un major, quindi comune ai due “campionati”. 

Dall’altra parte del globo c’è da segnalare il compleanno di Tiger Woods, che ieri è arrivato alla soglia dei 39 anni. Un confine pericoloso per qualsiasi sportivo, ma non per un golfista, che vanta una maggior longevità agonistica. Nel caso di Tiger, al momento, si tratta però solo di una speranza. L’ex numero uno del mondo è scivolato in questi mesi al 32esimo posto dell’ordine di merito e ha bisogno di ritrovare una buona forma atletica e soprattutto la giusta concentrazione per ricominciare a vincere. Ce la farà? 

Lui è convinto di sì e dal suo blog si dice felice di rientrare in campo. Il suo calendario 2015 però è ancora tutto da scrivere. Possiamo ipotizzare che, se il fisico regge, Tiger farà tutti i major, i Wgc negli Usa e il Florida Swing. Per il resto bisogna attendere. Difficilmente lo vedremo invece a Dubai, a fine gennaio, perché gli emiri hanno deciso di stringere i cordoni della borsa e non gli hanno rinnovato l’ingaggio per due milioni di euro. Il torneo resta comunque uno dei più interessati della stagione invernale ed Henrik Stenson, numero due del mondo, si è già iscritto, anzi ha già messo in lista l’intero circuito del Desert Swing, che parte da Abu Dhabi (15-18 gennaio), passa dal Qatar (21- 24 gennaio) e termina a Dubai (29 gennaio-primo febbraio).

Di buono, in questo nuovo anno golfistico, c’è una pattuglia di fortissimi ventenni che animerà sfide al top: dal numero uno del mondo Rory McIlroy, agli statunitensi Jordan Spieth e Patrick Reed, agli italiani Matteo Manassero e Renato Paratore. 

Infine un’ultima notizia positiva: l’8 di gennaio si riaprono le danze. Il tour europeo riparte da dove aveva concluso, con il South African Open Championship, a Johannesburg dove sarà presente anche il vincitore di 4 major Ernie Els. Il Pga Tour si rimette in moto alle Hawaii con lo Hyunday Tournament of Champions sul Plantation Course a Kapalua, Maui (9-12 gennaio).

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Tags: Golf