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Gergiev, cancellato il concerto di Caserta del direttore del Bolshoi: la sua musica è propaganda pro-Putin contro l’Ucraina

FIRSTonline

Ma come sarà venuto in mente al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di invitare a dirigere un concerto il 27 luglio alla Reggia di Caserta il maestro Valerij Gergiev, che è sì un grande musicista ed è il direttore del teatro Bolshoi di Mosca ma in questo momento è soprattutto un pifferaio di Vladimir Putin e un artefice della propaganda guerrafondaia del dittatore russo contro l’Ucraina? Qui non c’entra niente la libertà dell’arte perché un’arte al servizio della guerra e del martirio dell’Ucraina non è degna di un Paese civile ed è propaganda. Del resto, due giorni fa il concerto che ha chiuso la stagione teatrale del Bolshoi diretto dal maestro russo è stato un inno alla liberazione russa del Donbass dominato dal vergognoso parallelismo tra la lotta al nazifascismo e la guerra in Ucraina voluta da Putin. Questa non è arte ma – giova ripeterlo – si chiama propaganda. E per completare il quadro e il ritratto del musicista russo vale la pena di ricordare anche come Gergiev è diventato direttore del Bolshoi: lo ha fatto accettando senza titubanze il prestigioso incarico dopo la cacciata del suo predecessore che aveva osato criticare l’aggressione russa all’Ucraina. Ecco perché non si può restare insensibili all’appello dei premi Nobel, della vedova di Navalny, di artisti e scrittori e della Ue di annullare il concerto di Caserta. Raccogliere quel richiamo è l’unico modo serio di onorare i martiri dell’Ucraina e di far sentire tutta la nostra solidarietà al valoroso popolo ucraino. Presidente De Luca, quella di Gergiev non è musica per un Paese che vuole la pace e la libertà e annullare quel concerto le farebbe solo onore. Altro che “polemiche primitive e demagogiche”. La libertà viene prima di tutto. Per fortuna la Reggia di Caserta ha raccolto i tanti appelli anti-concerto e ha annullato tutto.

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Categories: Cultura