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Generali, l’utile vola a 2,25 miliardi (+74%)

Generali

Generali, da gennaio a settembre 2021, ha registrato utili in grande crescita. Si parla di un utile netto su del 74% a 2,25 miliardi al massimo della forchetta del consensus. Il risultato operativo è di 4,4 miliardi (+10%), grazie ai segmenti Vita, Asset Management e Holding e altre attività. Si rivela resiliente il contributo del segmento Danni, nonostante la maggiore incidenza dei sinistri catastrofali. E’ quanto è emerso dalla riunione di ieri sera del consiglio
d’amministrazione della prima compagnia italiana di assicurazioni, alla vigilia di un rinnovo dei vertici molto complesso.

Bene anche i premi lordi che arrivano a 54,9 miliardi (+6,4% rispetto al 2020 quando erano pari a 52 mld)), in crescita sia nel Vita (+6,5%) sian nel Danni (+6,2%). La raccolta netta nel Vita è in crescita a 9,5 miliardi (+3%), interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio. Combined Ratio a 91,3% (+1,6 p.p.) e New Business Margin eccellente a 4,76% (+0,66 p.p.) Il Solvency Ratio si conferma solido a 233% (224% nell’intero 2020). 

Molto bene anche per la parte del risparmio gestito: il risultato operativo dell’asset management è di 451 milioni di euro, a +32% rispetto ai nove mesi del 2020 chiusi a 342 milioni. I ricavi operativi sono stati pari a 761 milioni (+19,7% sul 2020). Il risultato netto si attesta a 334 milioni contro i 250 del 2020 (+33,4%). Il valore complessivo degli asset under management gestiti dal segmento è pari a 571,3 miliardi (+1,8%). Grazie principalmente al contributo della raccolta netta positiva, le masse in gestione di parti terze gestiti dal segmento passano da 104 miliardi a fine 2020 a 117 miliardi di cui 7,8 miliardi derivanti dagli accordi del 2020 stipulati con Cattolica Assicurazioni.

In significativo miglioramento anche il risultato non operativo di gruppo che si attesta a -731 milioni da -1,3 miliardi dei primi nove mesi del 2020. Il significativo miglioramento riflette soprattutto le minori svalutazioni su investimenti classificati come disponibili per la vendita (particolarmente significative nel 2020 per gli effetti della pandemia sui mercati) e l’aumento dei profitti di realizzo, concentrati nel comparto immobiliare, in particolare per 67 milioni derivante dall’operazione sulla torre Libeskind a Milano CityLife e per 80 milioni relativi all’operazione sulla torre Saint Gobain a Parigi. Il risultato non operativo del 2020 era stato impattato principalmente dalla svalutazione dell’avviamento relativo al business Vita della compagnia in Svizzera per 93 milioni, dagli oneri derivanti dall’operazione di liability management per 94 milioni e dall’onere one-off di 100 milioni per il Fondo Straordinario Internazionale per il Covid-19. In miglioramento l’incidenza della spesa per interessi sul debito finanziario, a seguito della strategia di ottimizzazione del debito.

«Questi risultati, pienamente in linea per completare con successo il piano strategico ‘Generali 2021’, rappresentano una solida base per il nuovo piano triennale che presenteremo al mercato il prossimo 15 dicembre”, ha detto il chief financial officer di Generali, Cristiano Borean. 

Per quanto riguarda l’outlook di gruppo, nonostante permanga l’incertezza per lo sviluppo di ulteriori varianti del Covid-19, l’attuale scenario, grazie alla diffusione dei vaccini, «prevede comunque una ripresa dell’economia globale, sostenuta dalle politiche espansive, monetarie e fiscali, seppure tale sostegno si prevede sia destinato a rallentare. Il settore assicurativo globale, sia Vita che Danni, beneficerà del quadro macroeconomico positivo», fanno sapere.

Il gruppo conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale. Nel Danni, l’obiettivo di Generali nei mercati assicurativi maturi in cui il gruppo opera è «di mantenere il trend positivo di raccolta premi accompagnato da buona profittabilità, nonostante la maggiore incidenza dei sinistri catastrofali e, al contempo, di rafforzarsi in mercati ad alto potenziale, ampliando la propria presenza e offerta». Nel corso del 2021, con riferimento al segmento Asset Management, proseguiranno le azioni volte a sviluppare l’espansione nei private e real asset, dove Generali può far leva sulle proprie capacità e sul proprio impegno nel supportare la ripresa economica, a cui si accompagneranno l’incremento del catalogo prodotti high conviction e multi-asset per clienti e partner e della capacità distributiva.

Facendo leva su tutte queste iniziative e alla luce dei risultati dei nove mesi del 2021, il Generali conferma l’obiettivo di una crescita annua composta 2018-2021 degli utili per azione tra il 6% e l’8%. Si prevede inoltre un RoE atteso del 2021 maggiore dell’11,5%. L’obiettivo del pagamento dei dividendi cumulati 2019-2021 tra 4,5 e 5 miliardi è stato raggiunto con l’erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 recentemente effettuata.

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