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Generali e Mps spingono la Borsa

FIRSTonline

Recuperano, dopo un avvio debole, i mercati europei. Resta però la preoccupazione per la turbolenza dei listini obbligazionari e per la discesa del dollaro. La moneta Usa tratta a 1,1404 contro l’euro.

Intanto, a Milano l’indice Ftse Mib guadagna a metà giornata lo 0,40%, a quota 23.305 punti. Più deboli gli altri listini europei: Parigi invariata, Francoforte -0,13%, Londra -0,21%. Lieve guadagno a Madrid (+0,06%).

Nelle prime contrattazioni, lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi è a quota 117, dai 118 punti della chiusura di ieri. Il rendimento resta alto, all’1,93%. Lo spread Bonos/Bund segna 118 punti, per un tasso dell’1,9%.

Il debito pubblico italiano è salito a marzo a 2.184,5 miliardi.

Avanza Generali (+1,1%). La compagnia ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in crescita del 3,3%, a 682 milioni di euro, in linea con le attese degli analisti, e un ebit in aumento del 6% a 1,3 miliardi, il miglior dato degli ultimi sette anni (oltre le previsioni di Banca Imi, ma sotto quelle di Akros). A sostenere la performance è stato il segmento Vita. Il nuovo piano industriale sarà comunicato il 27 maggio. 

A proposito della quota in Telecom, il cfo della compagnia Alberto Vignali ha detto: “Resta una partecipazione finanziaria e non strategica. Ogni decisione sarà presa valutando le condizioni di mercato, l’andamento del titolo e la nostra asset allocation”.

Telecom Italia +0,9%, a 1,09 euro, trainata al rialzo dalla conferma del deal tra 3 e Wind. Arretra dopo la trimestrale Telefonica (-0,83%), nonostante il balzo del 162% dell’utile netto a 1,8 miliardi di euro nel rimo trimestre grazie alla vendita dell’operatore britannico O2 a Hutchison Whampoa per 14 miliardi di euro e a un effetto cambi più favorevole.

Rimbalza Mediaset (+1,5%) dopo il tonfo di mercoledì. All’esame del mercato anche la trimestrale di Snam (+1,1%): utile netto in crescita dell’11,3% a 325 milioni di euro ed ebitda di 717 milioni, in contrazione del 2%. Secondo Icbpi i risultati sono in linea alle attese.

Sale Eni (+0,48%) che ha ripreso in mano il dossier relativo al deconsolidamento di Saipem (+0,39%). Il fondo Usa Dodge&Cox ha incrementato la quota nella società di engineering di un altro 0,20% del capitale, consolidando la posizione di secondo azionista del gruppo con una partecipazione superiore al 9%. 

A Piazza Affari frena il settore Lusso. Dopo il boom arretra Moncler (-3%): il fondo di private Eurazeo ha proceduto al collocamento del 7,8% dl capitale. La frenata del dollaro è alla base invece del ribasso di Ferragamo (-4%): ai buoni risultati del primo trimestre ha contribuito in maniera rilevante il calo dell’euro. 

L’inversione del trend sui mercati valutari pesa anche su Autogrill (-0,8%). Tod’s perde oltre il 2% dopo che i conti hanno mostrato un Ebitda inferiore alle attese degli analisti, in calo del 17%. Alla luce dei risultati diverse banche d’affari hanno tagliato i target price sul titolo.

Tra i bancari Monte Paschi volatile, ora guadagna l’1,8% dopo l’ok della Bce all’aumento di capitale. Contrastato il resto del settore: Unicredit -0,5%, Bpm -0,7%. Meglio il Banco Popolare (+1,5%) e Mediobanca (+1%). 

Infine, la Juventus festeggia con un balzo del 5,09% il passaggio in finale della Champions League: la qualificazione aggiunge altri 11 milioni di euro di premi Uefa.

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Categories: Finanza e Mercati