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Gavin Newsom e la sfida a Trump: chi è il governatore della California, papabile candidato dem alle Presidenziali Usa 2028 

Imagoeconomica

Gavin Newsom: sarà lui il rivale di Donald Trump alle Presidenziali Usa 2028? In tanti, nelle ultime settimane, sono arrivati a indicarlo come “leader della resistenza”. Ma chi è Newsom? Cinquantotto anni, figlio di un giudice di Corte d’appello statale, dal 2019 è alla guida della California, vale a dire lo Stato Usa più ricco e popoloso, quello in cui sono scoppiate proteste feroci contro le politiche migratorie dell’amministrazione Trump.

Gavin Newsom e la sfida a Trump

Un’amministrazione che ora compie cinque mesi. Nel mentre, dopo la sconfitta di Kamala Harris, i Democratici sono stati sotto l’occhio attento degli analisti desiderosi di capire se e come il partito di opposizione sarebbe riuscito a risollevarsi e con quale strategia. Tra i vari nomi circolati negli ultimi tempi, uno su tutti ha iniziato a prendere corpo. Newsom, appunto. Ma a fornirgli un assist è stato proprio Trump. Ecco perché.

Gavin Newsom e il braccio di ferro con la Casa Bianca

Gavin Newsom, al secondo mandato come governatore, è al centro della cronaca statunitense per aver “sfidato” il Presidente in carica. Newsom, infatti, ha criticato aspramente la decisione presa da Trump di dispiegare prima la Guardia Nazionale – normalmente in capo ai singoli Stati – e poi i marines dinanzi alle proteste di Los Angeles. Le manifestazioni sono nate in seguito a retate dell’Ice, l’agenzia federale statunitense per il controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione, che da giugno ha arrestato decine di persone considerate immigrati irregolari.

Newsom ha sostenuto apertamente che la decisione del Presidente ha inasprito proteste che non necessitavano affatto del dispiegamento di tali forze: “Il governo di Donald Trump non sta proteggendo le nostre comunità, le sta traumatizzando”, ha commentato il governatore che, di contro, difende i diritti dei migranti e si scaglia contro le decisioni estreme prese dall’amministrazione Trump.

Gli ambiti di azione e responsabilità tra Stati federali e governo negli Stati Uniti sono ben distinti. I governatori hanno ampio margine di operazione nel sistema americano. È per questa ragione che la reazione della Casa Bianca ha suscitato un così grande clamore. 

Newsom: le mosse dei dem

La fermezza mostrata in questa occasione dal governatore californiano ha risvegliato le speranze dell’elettorato dem, che ad oggi naviga ancora nell’incertezza. Il partito democratico si trova in una fase di selezione e osservazione per capire chi potrà realmente entrare nel novero dei candidati alle prossime primarie. Ad oggi, tra i papabili, spicca anche Pete Buttigieg, il giovane ex-Segretario ai Trasporti sotto l’amministrazione di Joe Biden. 

Midterm 2026: cosa può succedere 

Sebbene per le primarie sia necessario aspettare ancora qualche anno, le elezioni di Midterm che si terranno a novembre 2026 segnano un nuovo momento di riflessione per l’amministrazione Trump. In questa occasione si rinnoveranno i seggi della Camera dei Rappresentanti e parte del Senato. Se Newsom dovesse iniziare a prendere le redini in mano per una rivoluzione in casa dem e creare una voce unica di opposizione, chissà che le elezioni di metà mandato non possano essere un primo importante banco di prova per la rinascita dei democratici. 

Stando al mero giudizio di Trump, Newsom sarebbe un “incompetente”, ma il tycoon potrebbe davvero avergli fornito un assist per emergere tra i gas e i lacrimogeni che hanno infuocato Los Angeles e portarlo così a diventare il nuovo volto dem.  

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