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Gas, il Qatar sceglie Shell: è il quinto e ultimo partner del maxi giacimento North Field East con Eni

FIRSTonline

Shell è il quinto e ultimo partner del progetto per lo sviluppo del più grande giacimento di gas naturale del mondo, in Qatar, di cui fa parte anche Eni. L’annuncio arriva direttamente dal Paese arabo.

“Siamo molto felici di vedere Shell unirsi a noi in questo mega progetto. L’annuncio di oggi segna la fine del processo di selezione dei partner esteri nel progetto North Field East”, ha dichiarato il ministro dell’Energia in Qatar e ceo di Qatar Energy, Saad Sherida Al-Kaabi, durante una conferenza stampa a Doha. Presentato come “il più grande progetto nella storia dell’industria del gas naturale liquefatto (gnl)“, questo progetto mira ad aumentare la produzione di Gnl del Qatar del 60% entro il 2027.

Attraverso una joint venture con QE, la società britannica ha acquisito una quota del 6,25% nel progetto, equivalente a quella della francese TotalEnergies e dell’americana ExxonMobil. L’italiana Eni e l’americana ConocoPhillips hanno una quota del 3,125% ciascuna, portando la partecipazione complessiva delle società estere al 25 per cento.

Perché è importante il maxi-giacimento di gas in Qatar

Negli anni Duemila il Qatar è diventato il più grande esportatore al mondo di gas liquido e il suo pil è passato da 8 a 192 miliardi di dollari.I l paese detiene le terze riserve al mondo di gas naturale dopo Russia e Iran, con una quantità stimata in circa 890.000 miliardi di metri cubi, pari a quasi il 15% di tutte le riserve mondiali. Il giacimento di North Field, in particolare, è il più grande singolo (cioè non abbinato a petrolio) giacimento di gas naturale al mondo.

La produzione di gas naturale ammonta a 159 miliardi di metri cubi l’anno, di cui 125 miliardi vengono esportati. Il governo qatariano ha fatto scelte innovative e ha puntato molto sulla più costosa tecnologia del gas naturale liquefatto (Gnl), divenendo l’attore più importante al mondo in questo campo. Più del 70% di tutte le esportazioni di gas naturale del regno sono esportate sotto forma di Gnl e ciò permette al paese di dipendere solo in piccola parte dai gasdotti. Una scelta strategica che sta dando i suoi frutti, soprattutto in questo periodo. La guerra Russia-Ucraina ha messo in crisi la rete dei gasdotti verso l’Europa e il Qatar (il cui gas già arriva al rigassificatore di Rovigo, in Italia) si sta rivelando un punto di riferimento fondamentale nelle strategie di diversificazione delle forniture

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Categories: Economia e Imprese