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Gas e acqua, nuovo contratto: per i lavoratori 89 euro in più

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Dopo una lunga trattativa durata oltre sedici mesi, un riuscitissimo sciopero generale, manifestazioni e presidi davanti le aziende, nelle prime ore di giovedì 18 maggio 2017 tra le associazioni imprenditoriali Anfida, Igas, Anigas, Confindustria-Energia, Utilitalia-Confservizi e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore gas-acqua (oltre 48.000 i lavoratori interessati, dipendenti da circa 600 imprese), scaduto il 31 dicembre 2015.

L’intesa sottoscritta prevede un aumento medio complessivo (minimi, produttività, welfare) di 89 euro. L’aumento medio (5° livello – parametro 139,96) sui minimi di 68 euro, è distribuito in due tranche: dal 1 maggio 2017, 40 euro; dal 1 aprile 2018, 28 euro, consolidando la durata triennale del contratto.

Elemento di novità contrattuale è l’utilizzo di quote di produttività (11 euro per 14 mensilità riferiti al 2017, più altri 11 euro per 14 mensilità nel 2018, aggiuntive ai premi aziendali nel biennio 2017-2018). Il montante complessivo di aumento dei minimi e produttività è di 1576 euro.

A giugno 2019 si procederà ad una verifica sullo scostamento del tasso di inflazione: se il dato risulterà eguale o superiore a quanto posto alla firma del rinnovo (2,7%) si procederà all’ adeguamento dei minimi . Se invece sarà inferiore si procederà all’adeguamento sui minimi di una percentuale del valore dello scostamento, mentre la quota restante sarà stabilizzata sul premio di produttività. L’adeguamento dei minimi decorrerà dal 1 gennaio 2019.

Previsti inoltre incrementi sulla sanità integrativa (5 euro) a partire dal 1 gennaio 2017 e sulla premorienza ( 5 euro) a partire dal 1 gennaio 2018. “Con questa intesa finalmente si conclude – dicono soddisfatti i segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec, Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani – il percorso di rinnovo dei contratti del settore energetico (gas-acqua, elettrici, energia e petrolio, n.d.r.) in difesa del reddito dei lavoratori e del welfare contrattuale. Un modello equilibrato – sottolineano – in grado di coniugare l’indispensabile difesa del potere di acquisto con la distribuzione della produttività, un segnale importante a livello confederale di novità sulle linee contrattuali”.

Alcuni elementi innovativi nel campo delle normative: dalle relazioni industriali, in cui viene mantenuto il “perimetro” gas-acqua, con l’estensione delle attività di trasporto, stoccaggio, rigassificazione e personale delle holding multiservizi; al mercato del lavoro, dove viene valorizzato lo strumento dell’apprendistato professionalizzante quale forma di inserimento nel lavoro dei giovani, con la conferma della clausola di stabilizzazione occupazionale dell’82% dei contratti di apprendistato svolti nel triennio precedente.

Una novità di rilievo arriva dalle gare gas: finalmente, come da intese sottoscritte recentemente al ministero dello Sviluppo Economico, viene inserita nel contratto – con una norma specifica – la clausola sociale, a salvaguardia dei diritti occupazionali per i lavoratori che sono coinvolti nelle gare per l’acquisizione della distribuzione del gas negli ambiti territoriali.

Infine sul tema dei diritti è confermato l’attuale sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni disciplinari. L’ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.

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