X

Fondi Ue per l’energia: comincia la Basilicata

Pixabay

La Basilicata sarà la prima Regione del Sud a spendere denari europei per l’energia. Il piano 2014-2020 sulle reti intelligenti di distribuzione è il contenitore scelto dalla più piccola Regione meridionale per espandere nuovi sistemi verso famiglie e imprese. Queste ultime si stanno attrezzando in vista della scadenza del 15 settembre  prossimo. Entro quella data dovranno arrivare a Potenza le domande per tutte le future smart grid e subito dopo  avviare i progetti.

Stiamo favorendo  l’innovazione con l’adozione di sistemi evoluti di gestione dell’energia da fonti rinnovabili – ha spiegato Francesco Pietrantuono, Assessore all’Ambiente ed Energia. Nonostante recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il governatore Marcello Pittella, la Giunta ha approvato l’avviso per i nuovi sistemi basati sull’integrazione di piattaforme di Information Communication Technology. Serviranno principalmente per il monitoraggio dei consumi e dei sistemi di accumulo energetici, peraltro già favoriti da precedenti piani europei. La Basilicata si conferma così tra le Regioni più virtuose per l’utilizzo dei  fondi  comunitari. É prima in diverse classifiche per qualità e quantità di opere ambientali.

Tra poco qui si voterà e il buon uso dei fondi europei è al centro del confronto politico che per fortuna non pone in discussione la permanenza dell’Italia nell’Ue. D’altra parte i due fratelli Pittella – Gianni, parlamentare europeo di lungo corso e Marcello, Presidente della Regione – si sono dati molto da fare in questa direzione. Gli interventi delle aziende beneficiarie del nuovo  bando, comunque, dovranno  incrementare la cosiddetta hosting capacity diffusa. Ci sono, infatti, debolezze strutturali da superare, di quelle che spesso non affascinano gli investitori. I 10 milioni di euro freschi, secondo Petrantuno, faranno superare criticità significative proprio nell’accesso all’elettricitá. Sia nella Provincia di Potenza che in quella di Matera ci sono congestioni, colli di bottiglia, perdite di rete, disservizi nelle interconnessioni. Ne pagano il prezzo  le imprese, a favore delle quali la Regione sta creando condizioni di nuova attrattività dopo i mega investimenti di Fiat, Eni, Shell degli anni ’80 a Melfi e in Val Basento.

Con Bruxelles la Regione è stata chiara. Le tipologie di progetti candidabili riguarderanno la realizzazione delle  smart grids e la creazione  di sistemi di comunicazione digitale, misurazione e telecontrollo dei consumi. L’ammontare dell’aiuto per progetto e per impresa non potrà essere inferiore a 1 milione di euro, come previsto anche da un Decreto del MISE del marzo 2017, dedicato proprio alle nuove reti elettriche intelligenti nelle Regioni meno sviluppate. Requisito fondamentale per ottenere i fondi, essere azienda titolare di reti di distribuzione. Tra un mese conosceremo i concorrenti che, tutto sommato, vanno ad investire al Sud.

Related Post
Categories: Economia e Imprese