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FINALI NBA – LeBron James scrive 35, Miami si porta sull’1 a 1

Per chi si fosse chiesto in che condizioni sarebbe stato Lebron James dopo l’infortunio muscolare di gara 1 la risposta è servita: il Re sta bene (benissimo), lunga vita al Re. 35 punti (con 11 su 19 dal campo), dieci rimbalzi e un dominio paziente esercitato lungo tutto il corso di gara 2, quel tanto che è bastato per far pendere verso Miami la bilancia di una partita equilibratissima. Serie impattata sull’1 a 1 e adesso si vola a Miami per le prossime due gare, prima del ritorno in Texas.

E dire che a partire meglio erano stati gli Spurs. Spinti dal solito lussuosissimo primo quarto di Tim Duncan, autore di una doppia doppia vintage da 18 punti e 15 rimbalzi, i neroargento chiudono i primi 12 minuti in vantaggio per 26 a 19 e allungano sul 30 a 20 ad inizio secondo quarto. Ma è qui che gira la partita: Lebron, dopo un primo quarto di secche offensive, si scuote e inizia a macinare canestri, riportando Miami in scia. Il secondo quarto si chiude in parità, sul 43 a 43.

Così come in parità si chiuderà il terzo quarto, tanto per dire dell’equilibrio che regna sovrano in una serie tra queste due squadre. Lebron continua ad azzannare la difesa degli Spurs che, dall’altra parte, trovano un contributo inaspettato da Patty Mills, per il 75 pari che apre la strada alla volata finale.

Tra il 2 a 0, che avrebbe indirizzato la serie verso il Texas, e l’1 a 1 che permette a Miami di ribaltare il fattore campo e di allungare le dita sul titolo Nba (il terzo di fila), la differenza è stata minima: due punti, un soffio, lo specchio delle differenze tra queste due squadre, un crinale stretto in cui sono i dettagli a decidere tutto. 

Qualche errore di troppo al tiro e dalla lunetta per San Antonio e un James monumentale, aiutato dallo scudiero di giornata Chris Bosh, 18 punti e, soprattutto, la tripla del 93 a 95 nell’ultimo minuto, che ha scavato il solco definitivo, quello da cui gli Spurs non hanno saputo rialzarsi. 96 a 98 il finale, ora la serie vola a Miami. Ora gli Spurs, se non vogliono dire addio alle loro speranze di titolo, dovranno espugnare almeno una volta l’American Airlines Arena.

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