X

Fiat: fusione con Chrysler va avanti così com’è, tetto diritto recesso non si tocca

Fiat completerà la fusione con Chrysler “come è stata approvata” e il limite di 500 milioni per l’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti – un tetto che, se superato, invaliderà l’operazione – non sarà toccato. Lo assicura il Lingotto, smentendo “illazioni formulate da talune fonti di stampa” secondo cui Fiat “potrebbe convocare un’assemblea straordinaria per rinunciare o elevare il limite di 500 milioni di euro cui la fusione è subordinata, se tale limite fosse superato”. 

Il gruppo quindi “ribadisce che non ha alcuna intenzione né di rinunciare a tale limite né di elevarlo. Fiat intende completare la fusione come approvata. Se il limite fosse superato e la società decidesse di convocare una nuova assemblea straordinaria, l’assemblea potrebbe semplicemente approvare un nuovo progetto di fusione, il che condurrebbe alla fissazione di un nuovo prezzo del recesso sulla base, secondo le norme applicabili, del più recente corso del titolo e ridurrebbe gli esborsi per la società”.

IL NODO

Gli azionisti che non sono d’accordo con la fusione possono esercitare entro il 20 agosto il diritto di recesso, ovvero possono farsi liquidare i titoli in denaro: il prezzo stabilito è di 7,727 euro per azione. Il problema è che, affinché la fusione vada in porto, è necessario che l’esborso complessivo richiesto dagli azionisti contrari alla fusione non superi i 500 milioni di euro. Oggi la casa fa sapere che tale soglia potrebbe essere innalzata solo attraverso un ulteriore voto degli azionisti, formulato in un’assemblea straordinaria appositamente convocata.

Nel primo pomeriggio a Piazza Affari il titolo Fiat guadagna un punto e mezzo percentuale, a 7,09 euro.  

Related Post
Categories: Finanza e Mercati