X

Fed: rialzi graduali dei tassi. Boom di Poste e editoria

Il primo intervento del neo governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, aumenta, in giornata, la volatilità sui mercati. I listini Usa, dopo un po’ di alti e bassi, attualmente si muovono in territorio negativo, mentre quelli europei chiudono deboli: Londra -0,1%, Parigi -0,01%, Francoforte -0,29%. Piazza Affari tiene, +0,08%, con il boom di Poste +5,8%, che tocca i massimi da circa due anni, a seguito della presentazione del piano strategico 2018-2022; l’editoria è in spolvero, visto il fermento nel settore a livello europeo; le banche sono ben intonate.

Parlando al Congresso, Powell mantiene la Federal Reserve sulla strada giusta per continuare ad alzare gradualmente i tassi di interesse e per “raggiungere un punto di equilibrio” tra il rischio di surriscaldamento dell’economia e la necessità di proseguire sulla crescita. Il governatore mette in guardia però il presidente Donald Trump, per le politiche economiche e fiscali che faranno esplodere il deficit federale costringendo il Tesoro Usa ad aumentare le emissioni di debito. “È molto importante – dice – che il governo si trovi su una rotta fiscale sostenibile”.

I Treasury, partiti contrastati, accelerano al ribasso, mentre il dollaro sale e recupera lo 0,6% sull’euro, con il cross appena a 1,22. Il rafforzarsi del biglietto verde si riflette sull’oro, che cede l‘1,21%, portandosi a 1316.70 dollari l’oncia. Seduta debole per il petrolio, Brent -1,22%, 66,47 dollari al barile.

Prosegue la fase positiva della carta italiana, il rendimento del decennale scende al 2%, mentre lo spread con il Bund si contrae a 132 punti base, 5 punti in meno rispetto alla chiusura di ieri.

Sui listini Usa, a livello societario, il mercato non premia Comcast, che ha rovinato i piani di Rupert Murdoch, sulla britannica Sky. Il gruppo media Usa ha offerto 12,5 sterline per ogni azione Sky contro le 10,75 sterline messe sul piatto da Murdoch, la cui scalata e’ da tempo ostacolata dalle autorità Gb.

In Piazza Affari i movimenti nel settore si riflettono su Mediaset, +0,76%, che si avvantaggia anche del rinvio al 23 ottobre, dell’udienza al tribunale civile di Milano sul contenzioso con Vivendi per la mancata compravendita della pay-tv Premium. Euforici il Sole 24 ore +15,32%, Class +8,78%, e Poligrafici +4,95%.

La blue chip migliore della seduta, dopo Poste, è Moncler +1,94%, con i conti leggermente superiori alle attese. Bene i finanziari, con Unicredit +1,45% e Finecobank +1,08%. In recupero Fiat +1,32%. I maggiori ribassi investono Campari -3,25% e Luxottica, -3,01%, a causa di risultati insoddisfacenti per gli analisti. Vendite su Brembo -2,86%; Cnh -1,71%; Snam -1,49%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati