EssilorLuxottica ha siglato un accordo con i sindacati su un modello di settimana corta che, a partire dal 1° gennaio 2026, interesserà un intero sito produttivo italiano. L’intesa è stata siglata a Agordo (Belluno) con le Segreterie nazionali, i coordinatori nazionali e il Coordinamento sindacale di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil.
Essilux, accordo con i sindacati sulla settimana corta: i dettagli
Il nuovo accordo rappresenta un’evoluzione del modello di organizzazione del lavoro a settimane corte, introdotto con successo più di due anni fa dal contratto integrativo aziendale 2024-2026, che prevedeva 20 giorni di riposo aggiuntivi l’anno, principalmente i venerdì, a parità di stipendio. Ora l’obiettivo è estendere il modello per la prima volta a un intero sito produttivo, a partire dal 1° gennaio 2026, consentendo a tutto il personale di beneficiare di 20 settimane di quattro giorni lavorativi senza alcuna riduzione retributiva.
I benefici produttivi, personali e ambientali
Secondo la nota ufficiale di Essilux, l’adozione del modello dovrebbe portare a un miglioramento del bilanciamento vita-lavoro dei dipendenti e della qualità del contributo individuale, in un contesto produttivo che punta sulla valorizzazione del Made in Italy, specialmente nella manifattura dell’alto di gamma dove “sono essenziali l’artigianalità, la passione che si trasmette al prodotto e la precisione”.
La settimana corta – prosegue la nota – consentirà una maggiore efficienza produttiva, un’ottimizzazione dei tempi di lavoro e un positivo impatto ambientale, con riduzione dei consumi energetici. In questo modo, l’iniziativa lega direttamente il benessere dei lavoratori a una gestione più razionale e sostenibile della produzione.
Incentivi e progetti pilota
L’accordo rafforza anche la componente legata all’eccellenza della produzione nei meccanismi di incentivazione dei lavoratori e nel calcolo del premio di risultato annuale, con l’obiettivo di rendere condivisa e partecipata la strategia di sviluppo industriale del Gruppo nel Paese.
Allo stesso tempo, l’intesa apre la strada a progetti pilota per la produzione in Italia di componenti per dispositivi “wearable”, creando opportunità per nuove professionalità e consentendo percorsi di stabilizzazione a tempo indeterminato per i lavoratori potenzialmente impiegati in questo settore innovativo.
A valle dell’accordo, azienda e sindacati avvieranno specifici tavoli tecnici per definire tempistiche di esecuzione, modalità e dettagli operativi entro la fine dell’anno, assicurando un’implementazione strutturata del nuovo modello.
I commenti
Secondo l’amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri, il nuovo accordo “riflette la nostra costante tensione verso l’innovazione, in tutti i campi: dall’organizzazione del lavoro alle tecnologie produttive”. “Crediamo – aggiunge – nell’importanza di sviluppare nuovi modelli che, attraverso una diversa gestione del tempo, favoriscano contemporaneamente la qualità della vita e la qualità del lavoro, valorizzando le competenze straordinarie già presenti nelle nostre fabbriche italiane e favorendo al tempo stesso la nascita di nuove professionalità”.
I sindacati aggiungono: “Abbiamo voluto fortemente definire un accordo programmatico con l’azienda in merito alle garanzie produttive e occupazionali per il prossimo futuro negli stabilimenti italiani, che riteniamo abbiano le prerogative necessarie per affrontare le prossime sfide per competere a livello internazionale e garantire qualificata occupazione, accompagnata all’eccellenza degli asset industriali italiani, che devono continuare a puntare agli standard qualitativi che ne hanno costruito il buon nome nel tempo”.