L’Angola si conferma un Paese strategico per Eni. Azule Energy, la joint venture al 50% con BP, investirà 5 miliardi di dollari nel Paese africano nei prossimi quattro-cinque anni, con un piano che prevede la perforazione di 18 nuovi pozzi e lo sviluppo di progetti destinati a consolidare la leadership produttiva del gruppo.
Angola hub energetico dell’Africa
L’Angola, ex membro Opec, ha rivisto negli ultimi anni il proprio quadro regolatorio per attrarre capitali esteri e mantenere la produzione di greggio sopra 1 milione di barili al giorno. La strategia sta dando frutti: con 230 mila barili equivalenti al giorno di produzione lorda, Azule Energy è oggi il primo produttore del Paese e punta a crescere fino a 370 mila boe/g entro il 2026 grazie al ramp-up dell’Agogo Integrated West Hub (IWH) e all’avvio del New Gas Consortium (NGC), il primo progetto di gas non associato in Angola.
Incontro al vertice tra Descalzi e Lourenço
Il piano di sviluppo è stato discusso a Luanda in un incontro tra il Presidente angolano João Lourenço e l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, nell’anno del 50° anniversario dell’indipendenza del Paese. Ai colloqui hanno partecipato anche il Ministro delle Risorse Minerarie, del Petrolio e del Gas, Diamantino Azevedo, il Presidente dell’Agenzia nazionale Anpg, Paulino Jeronimo, e l’Ad di Sonangol, Sebastião Gaspar Martins.
Azule Energy è considerata una delle più riuscite business combination recenti. La società ha avviato la produzione dal Fpso Agogo in soli 29 mesi dalla decisione finale di investimento, con 10 mesi di anticipo rispetto ai piani. L’unità è destinata a diventare la prima carbon neutral di questo tipo in Angola, grazie a progetti di compensazione delle emissioni.
Diversificazione e sostenibilità
Eni ha confermato anche l’impegno sul fronte della diversificazione energetica e sociale. Sono in corso studi per una nuova bioraffineria a Luanda, orientata alla produzione di biocarburanti per l’aviazione (SAF). Inoltre, nel 2025 è stata avviata la produzione di agri-feedstock con il coinvolgimento di 2.000 agricoltori e un obiettivo di 5.000 tonnellate entro l’anno.
Sul piano sociale, Azule ha programmato la costruzione o riqualificazione di 14 scuole per oltre 17.000 studenti, sostiene il centro cardiopolmonare di Luanda e promuove iniziative di formazione imprenditoriale. È inoltre attivo il programma Clean Cooking, avviato nel 2024, che ha già raggiunto 500.000 persone e punta a coinvolgere oltre 2 milioni di beneficiari entro il 2030.
Parallelamente, Eni prosegue in Mozambico lo sviluppo del gas naturale liquefatto. Dopo la Coral South Flng, operativa dal 2022, il governo di Maputo ha approvato ad aprile il piano per la nuova unità Coral North, che produrrà 3,5 milioni di tonnellate di Gnl l’anno per tre decenni. La decisione finale sull’investimento è attesa entro fine anno.