X

Eni cede 30% Snam a Cdp per 3,5 miliardi

Eni ha completato la cessione del 30% meno un’azione di Snam Rete Gas alla Cassa depositi e prestiti. L’operazione ha un valore complessivo di 3,517 miliardi di euro. Il gruppo petrolifero potrà così migliorare la propria posizione finanziaria netta di circa 14,7 miliardi, grazie al corrispettivo pagato da Cdp e al rimborso dei crediti infragruppo da parte di Snam.

La Cassa verserà oggi 1,759 miliardi, mentre le altre quote arriveranno in due tranche successive (la prima entro fine dicembre prossimo, la seconda entro il 31 maggio 2013). L’indebitamento netto di Eni a fine giugno era pari a 26,9 miliardi.

Attraverso la controllata Cdp Reti, con cui ha perfezionato l’operazione, Cassa depositi e prestiti detiene una partecipazione nel capitale votante di Snam pari al 30,00003%. Un comunicato di Cdp sottolinea che, trattandosi di un trasferimento tra soggetti legati da rilevanti rapporti di partecipazione, l’acquisto non comporta per la Cassa alcun obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto.

La holding controllata al 70% dal Tesoro e al 30% dalle Fondazioni bancarie annuncia di voler aprire la partecipazione al capitale di Cdp Reti “ad altri investitori interessati ad acquisire quote di minoranza”.

In seguito all’operazione, il Cda di Snam ha nominato presidente del gruppo Lorenzo Bini Smaghi, ex componente del consiglio esecutivo Bce e fino ad oggi presidente della divisione Snam Rete Gas.

Del Cda entrano a far parte anche Roberta Melfa e Andrea Novelli come nuovi componenti non esecutivi, in sostituzione del presidente Salvatore Sardo e degli amministratori Alessandro Bernini e Massimo Mantovani, che hanno rassegnato le dimissioni. 

Nel pomeriggio il titolo di Eni guadagna oltre un punto a Piazza Affari, così come le azioni di Snam.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati