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Engineering, sì a nuove acquisizioni

“L’utile netto di Engineering sarà sicuramente superiore ai 50 milioni di euro, ma il numero preciso è ancora difficile da definire, perché è legato a una serie di fattori che si sono verificati nel 2013”. Lo ha detto Armando Iorio, direttore generale di Engineering, a margine di un convegno sull’Ict organizzato oggi a Firenze dall’azienda. Quanto agli altri numeri del preconsuntivo, sono stati diffusi già stamattina e il titolo in Borsa della società ha subito messo a segno un rialzo superiore ai 7 punti percentuali.

L’ad Paolo Pandozy ha precisato quindi che Engineering sta guardando a nuove acquisizioni, “ma tutte all’estro, non in Italia. In Brasile, ad esempio ci sono più opportunità d’investimento rispetto all’anno scorso”.

Pandozy ha avuto anche parole di elogio per l’agenda dettata dal neopremier, Matteo Renzi, nel suo discorso programmatico alle Camere: “Per noi è stato come leggere un libro dei sogni – ha detto l’ad –. Lo sblocco totale dei pagamenti alla Pa, il taglio del cuneo agendo sull’Irap, l’avvio dell’agenda digitale: se è tutto vero, i risultati che abbiamo raggiunto fino a ieri saranno certamente superati”.

“Il motore di Engineering è la ricerca – ha concluso Pandozy – abbiamo 250 perone dedicate esclusivamente alla ricerca. Il segreto è tutto lì, investire in ricerca e formazione. La velocità dell’innovazione è decisiva. I dipendenti devono essere continuamente aggiornati”.

Quanto ai risultati pubblicati questa mattina, il 2013 è stato “un anno chiuso molto bene – ha concluso Pandozy –. Questa crisi è iniziata nel 2008, quando noi fatturavamo 450 milioni. Oggi abbiamo il Pil del 2000, mentre noi nonostante il periodo che abbiamo attraversato siamo riusciti a crescere investendo in ricerca e innovazione. E’ un momento di crisi ma anche di trasformazione, penso che lo abbiamo saputo interpretare”.

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: Engineering