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Ecobonus 2018, proroga e modifiche: ecco tutte le novità

L’ecobonus viene confermato anche per il 2018, ma si rifà il look. La nuova legge di bilancio all’esame del Parlamento contiene la settima proroga consecutiva della detrazione Irpef pari al 65% della spesa per i lavori di efficientamento energetico sui singoli immobili (mentre per gli interventi sulle parti comuni dei condomini il bonus era già stato prorogato fino al 2021 dalla manovra dell’anno scorso).

Nella versione 2018, tuttavia, l’ecobonus cambierà leggermente rispetto al passato. Le novità principali sono quattro.

1) L’ECOBONUS SCENDE DAL 65 AL 50% SU ALCUNI ACQUISTI

Innanzitutto, alcuni investimenti non daranno più diritto a una detrazione del 65%, ma solo del 50%. Si tratta delle spese sostenute per l’acquisto dei seguenti beni:
– infissi;
– schermature solari;
– caldaie a condensazione e a biomasse.

Rimane invece al 65% la detrazione sulle spese per pannelli solari per l’acqua calda, pompe di calore e altri interventi sull’involucro edilizio.

2) CAMBIA LA PORTABILITÀ DELL’ECOBONUS

La nuova manovra, inoltre, introduce la possibilità cedere a terzi (fornitori o altri soggetti privati) il credito collegato all’ecobonus anche per interventi di efficientamento dei singoli immobili. Questa facoltà, finora, è stata concessa solo per gli investimenti sui condomini e per il sisma-bonus.

L’obiettivo è fare in modo che dell’ecobonus possano beneficiare anche gli incapienti, cioè le persone che, non avendo redditi sufficienti, non pagano l’Irpef e quindi non hanno la possibilità di effettuare alcuna detrazione. Oppure pagano l’Irpef ma in misura minima.

3) NASCE IL FONDO DI GARANZIA

Viene creato un nuovo Fondo nazionale per concedere garanzie sui prestiti finalizzati ai lavori di riqualificazione energetica degli edifici. Lo scopo è favorire l’accesso al credito da parte delle famiglie a basso reddito, che quindi avranno la possibilità di effettuare i lavori in casa e di godere così dell’ecobonus.

La dotazione del Fondo sarà pari a 50 milioni di euro l’anno fra il 2018 e il 2020, ripartiti tra ministero dell’Ambiente e Mise. Secondo le stime del governo, grazie a queste risorse sarà possibile stimolare circa 600 milioni di investimenti.

4) REQUISITI TECNICI E MASSIMALI

Infine, saranno aggiornati i requisiti tecnici minimi che gli interventi di efficientamento energetico devono rispettare per rientrare nel perimetro dell’ecobonus. I nuovi parametri saranno specificati in un decreto del ministero dello Sviluppo economico, che modificherà anche i costi massimi previsti per ogni tipo di intervento e le procedure di esecuzione dei controlli a campione eseguiti dall’Enea.

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