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DUELLO SCUDETTO – La Juve cerca il primato contro il Chievo, il Napoli lo difende contro l’Empoli

Il duello ricomincia. Sarà una domenica pomeriggio all’insegna della lotta al titolo quella tra Napoli e Juventus, che si sfideranno a distanza in attesa dello scontro diretto del 13 febbraio. Prima del gran galà dello Stadium ci saranno altre 3 partite: Empoli, Lazio e Carpi per gli azzurri, Chievo, Genoa e Frosinone per i bianconeri.Tappe interlocutorie, almeno sulla carta: perché alla fine i punti in palio sono sempre gli stessi e ogni passo falso può rivelarsi decisivo. 

Sarà la Juve la prima a scendere in campo contro il Chievo (ore 12.30), per una sfida che potrebbe eguagliare il record di vittorie consecutive bianconere, fissato a 12 da Conte nella stagione 2013/14. “Tutto questo non deve interessarci – ha glissato Allegri in conferenza stampa. – Per vincere lo scudetto non bastano 12 successi di fila, dopo ci sono altre 16 partite da giocare e se non fai punti non porti a casa nulla. Non voglio distrazioni, il Chievo è una squadra che corre molto e pressa altrettanto”.

 Il messaggio del tecnico è chiaro: guai a cullarsi sugli allori. Ma l’entusiasmo dell’ambiente è più che giustificato dagli ultimi 3 mesi, nei quali la Juve non ha conosciuto altri risultati che le vittorie. Un’altra al Bentegodi poi metterebbe molta pressione sul Napoli, che a quel punto scenderebbe in campo da secondo in classifica con tutti i possibili effetti collaterali del caso. Vietato sbagliare insomma, a cominciare dalle scelte di formazione.

 Allegri ritrova Pereyra ma deve rinunciare a Mandzukic (lesione al polpaccio, un mese di stop) e Asamoah (problema muscolare al bicipite femorale, 3 settimane), il che lo costringerà a modificare l’undici titolare. Il posto del croato verrà preso da Morata, rinfrancato dalla doppietta all’Inter e voglioso di ritrovare il gol anche in campionato. Per il resto formazione tipo con Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Khedira, Marchisio, Pogba e Alex Sandro a centrocampo, Dybala in attacco. Maran risponderà con il classico 4-3-1-2: Bizzarri in porta, Cacciatore, Dainelli, Spolli e Gobbi in difesa, Pinzi, Castro, Radovanovic a centrocampo, Birsa sulla trequarti alle spalle delle punte Inglese e Mpoku, chiamate al difficile compito di non far rimpiangere Meggiorini (infortunato) e Paloschi (ceduto allo Swansea di Guidolin).

Alle 15 sarà il turno del Napoli, impegnato al San Paolo contro il piccolo ma temibile Empoli. Una partita particolare soprattutto per Maurizio Sarri, salito alla ribalta proprio grazie all’esperienza sulla panchina del club toscano. “Rivedrò persone che mi hanno insegnato tanto e a cui sono fortemente affezionato – le parole del tecnico. – In campo però si azzera tutto, sarà una partita difficilissima contro una squadra che ha fatto 15 punti in trasferta. Sono convinto che fra 3 anni almeno 3 giocatori dell’Empoli attuale saranno diventati dei grandissimi…”.

 Nessuna distrazione, eccolo qui il diktat di Sarri per tenere a distanza la Juventus campione in carica. “Loro offrono più garanzie di noi a livello di stabilità – ha proseguito. – La nostra esperienza non è lunga come la loro, dobbiamo pensare partita per partita e battere l’Empoli”. Nessun proclama, in perfetta sintonia con quanto fatto sinora. Ma la città sogna in grande e ormai sono in tanti a pronunciare quella parola “scudetto” che fa venire i brividi al tecnico toscano. Contro l’Empoli serve una vittoria e Sarri si affiderà ai soliti titolarissimi del suo 4-3-3: Reina in porta, Hysaj (altro ex), Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Higuain e Insigne in attacco. Giampaolo, fin qui autore di un campionato addirittura superiore a quello del suo predecessore, risponderà con il seguente 4-3-1-2: Skorupski in porta, Laurini, Tonelli, Camporese e Mario Rui in difesa, Zielinski, Paredes e Buchel a centrocampo, Saponara trequartista alle spalle di Pucciarelli e Maccarone. 

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