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Donnarumma, Lookman e Vlahovic, le tre storie che infiammano il calciomercato di agosto

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Ogni estate calcistica ha le sue telenovele e anche questa, ovviamente, non fa eccezione. Tra sogni di Premier League, trattative bloccate e fischi pesanti, Donnarumma, Lookman e Vlahovic sono diventati i protagonisti dei “casi” più caldi del mercato.

Il portiere della Nazionale è in rotta con il Psg e guarda al Manchester City, ma l’accordo per liberarlo dall’ultimo anno di contratto resta lontano. L’attaccante nigeriano dell’Atalanta, fermo nel suo esilio londinese, aspetta solo l’Inter, ma lo stallo con la Dea rischia di far saltare tutto. E il centravanti serbo della Juventus, stretto tra l’arrivo di nuovi concorrenti e il malumore dell’ambiente, valuta il futuro in un mercato che, per ora, non gli offre sbocchi concreti. Tre storie diverse, unite dalla stessa incertezza e dalla sensazione che il finale possa arrivare solo nelle convulse battute finali di agosto, quando l’impossibile, spesso e volentieri, diventa realtà.

Donnarumma, futuro in bilico: il City lo vuole, ma c’è da trovare l’intesa col Psg

Gigio Donnarumma deve trovare al più presto una nuova squadra. In cima alla lista delle possibili destinazioni c’è il Manchester City, dove Pep Guardiola lo apprezza da tempo. L’ostacolo resta il Psg, che non intende liberarlo dall’ultimo anno di contratto senza un accordo economico: per ora, intesa non c’è. A confermarlo è l’agente Vincenzo Raiola, che ammette però i movimenti concreti in arrivo dall’Inghilterra. “Alcuni club di Premier si stanno muovendo – ha spiegato Raiola –. È il campionato cui Gigio aspira anche da un punto di vista professionale. Dopo Italia e Psg, la Premier può rappresentare quello step in avanti che ha sempre sognato: giocare contro i migliori, nelle sfide più prestigiose”. Nei piani iniziali, tuttavia, Donnarumma pensava di restare a Parigi almeno un’altra stagione, fino alla scadenza del contratto. In primavera aveva anche accettato una proposta di rinnovo al ribasso, ma secondo l’agente il Psg avrebbe poi fatto marcia indietro. Circa dieci giorni fa, l’ex rossonero è stato messo ufficialmente fuori dal progetto per fare spazio a Lucas Chevalier, acquistato dal Lille per 55 milioni e presentato come “portiere bravo nelle uscite e coi piedi”, ovvero i punti deboli di Donnarumma, almeno secondo la critica francese.

L’obiettivo ora è trovare una soluzione rapida. Gigio piace in Premier e il City sembra la meta più concreta: il club inglese starebbe già lavorando alla cessione di Ederson al Galatasaray per liberargli il posto, cercando di anticipare un eventuale assalto di Manchester United e Chelsea. Il nodo, però, resta economico. Il club parigino partirebbe da una richiesta di circa 50 milioni di euro e difficilmente scenderà sotto quota 40, ovvero il prezzo versato per Chevalier, a cui si aggiungono 15 milioni di bonus. E appare improbabile che l’emiro di Doha faccia concessioni allo sceicco di Abu Dhabi, suo diretto rivale anche fuori dal campo.

La vicenda, nel frattempo, agita le già burrascose acque della Nazionale, come ammesso pubblicamente dal presidente federale Gravina (“l’auspicio è che si possa trovare una soluzione in tempi rapidi”). Gattuso, almeno per ora, tace, ma è chiaro che aver perso una delle sue poche certezze non lo aiuta. A settembre l’Italia si giocherà le residue chances Mondiali contro Estonia e Israele e Donnarumma dovrà essere al top, fisicamente ma soprattutto mentalmente. Un trasferimento alla corte di Guardiola potrebbe fargli bene, un posto fisso sulle tribune del Parco dei Principi decisamente meno.

Inter-Lookman, lo stallo continua: la prossima sarà la settimana decisiva

L’Inter non molla Ademola Lookman. La situazione rimane sospesa, non troppo diversa da quella dei giorni scorsi, con l’Atalanta ferma sulle proprie posizioni. La novità, semmai, è che ora il “cerino” rischia di restare nelle mani della famiglia Percassi, di fronte alla ferma volontà dell’attaccante nigeriano di non fare ritorno a Bergamo. Lookman, infatti, ha respinto ogni proposta alternativa all’Inter: prima il Napoli, poi alcune suggestioni provenienti dalla Premier League. Il giocatore sarebbe stato nuovamente rassicurato dalla dirigenza nerazzurra e, da Londra, dove si è rifugiato negli ultimi giorni, attende sviluppi in una vicenda che tutti avrebbero preferito evitare e che, a questo punto, potrebbe avere un epilogo inatteso. Il silenzio, in questa vicenda, è il vero protagonista e la ragione per cui i nerazzurri milanesi, nelle ultime ore, avevano virato con decisione verso la pista che porta al centrocampista della Roma Koné, prima che i Friedkin blindassero il centrocampista, mettendo fine alla trattativa.

L’Inter, comunque, continua a mantenere una fiducia sotterranea, convinta che il tesoretto possa crescere con le ultime cessioni. Il tempo, però, si fa sempre più stretto. Oaktree avrebbe fissato in una settimana il termine per ottenere una risposta da Bergamo, dove la famiglia Percassi continua a non fornire una valutazione ufficiale del giocatore. Questa settimana supplementare dovrà portare a una decisione definitiva: dentro o fuori. In casa Atalanta la linea è chiara: attendere un passo concreto da parte dell’Inter, ossia un’offerta superiore ai 45 milioni complessivi già messi sul tavolo. Non c’è chiusura alla cessione, come ribadito dall’a.d. Luca Percassi, ma solo alle condizioni ritenute adeguate. Se i nerazzurri dovessero sfilarsi e non arrivassero offerte da altri club, la Dea si troverebbe a dover riportare Lookman alla realtà di una trattativa svanita e di un contratto in essere fino al 2027. Uno scenario che il nigeriano vorrebbe evitare e sul quale, per ora, nessuno può prevedere la sua reazione.

Vlahovic, che rebus: Comolli anticipa l’arrivo di Kolo Muani per mettergli pressione

Il ritorno di Kolo Muani alla Juventus, ormai imminente e in tempo utile per essere registrato prima del debutto stagionale contro il Parma (domenica 24 agosto, ore 20.45), rischia di rappresentare il colpo di grazia alle prospettive di Vlahovic in bianconero. All’arrivo del francese si sommano i fischi ricevuti allo Stadium, delineando per il numero nove serbo uno scenario complicato: pochissime possibilità di giocare, con Jonathan David e Kolo Muani davanti a lui per l’unico ruolo di centravanti, e un ambiente non proprio accogliente. Un contesto pesante, soprattutto in una stagione che conduce al Mondiale (obiettivo a rischio se il minutaggio dovesse essere ridotto) e che, in teoria, dovrebbe rappresentare la sua vetrina per attrarre un top club pronto a ingaggiarlo a parametro zero tra undici mesi. Nonostante tutto, l’ipotesi di una permanenza a Torino nell’ultimo anno di contratto resta concreta. Il mercato è fermo e, sebbene i fischi lo abbiano amareggiato, Vlahovic non appare condizionato: senza un’offerta che gli garantisca un contesto all’altezza, lui e il suo agente Ristic, ritengono che restare sia la scelta migliore. Sul fronte delle trattative, al momento non ci sono piste concrete.

Il Milan sembra aver abbandonato l’idea di portarlo in rossonero, mentre la Juventus spera che nelle ultime due settimane di mercato un top club possa farsi avanti, così da incassare qualcosa e risparmiare i 12 milioni di ingaggio lordo. Il Newcastle ha mostrato qualche segnale di interesse, ma resta da capire se si possano trovare rapidamente punti d’intesa. Anche il Barcellona, che nell’ultimo anno ha seguito il giocatore, potrebbe tornare alla carica. Per ora, però, la situazione resta quella di partenza, con il dt Comolli al lavoro per la cessione, ma senza sconti che ne azzererebbero l’utilità. In assenza di offerte “vere”, insomma, Vlahovic resterà a disposizione, anche perché le sue caratteristiche tecniche si sposano bene con il gioco di Tudor.

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