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Dollaro ai massimi in attesa della Fed. Ipo Porsche. Occhio allo spread, cedole per Eni e Stm

Photo by Giorgio Trovato on Unsplash

L’indice del dollaro apre la settimana del rialzo dei tassi Usa a 109,66 (+0,1%), a un passo dal massimo assoluto stabilito nel 2002. L’euro tratta di nuovo sotto la parità, mentre prosegue l’indebolimento della valuta cinese: lo yuan è a 7,008, da 6,980 di venerdì sera. Così i mercati si avvicinano all’evento clou della settimana. Il future dell’indice EuroStoxx 50 è in lieve rialzo, il future del Nasdaq segna un modesto ribasso. Il treasury Note a dieci anni tratta a 3,45%, il trentennale è a 3,63% e il biennale a 3,87%. Il differenziale tra il trent’anni ed il due anni risale di 5 punti base dai minimi dell’ultimo quarto di secolo toccati venerdì.

Poco mossa la Cina. Chiusa la borsa di Tokyo

Poco mossi stamane gli indici cinesi. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è sulla parità. Venerdì sera UBS ha pubblicato un report di aggiornamento sull’andamento dell’economia della Cina: la stima sul Pil del 2022 è stata portata al +2,7%, dal precedente +3%; nel 2023 la crescita dovrebbe accelerare al +4,6%, che è comunque più basso del +5,4% stimato nel precedente report. Domani la Banca Popolare della Cina dovrebbe confermare il costo del denaro sui livelli di settembre, dopo il taglio di agosto.

L’Hang Seng di Hong Kong è in calo dell’1%. Kospi di Seul -1,1%. Sulla parità l’S&P ASX 200 di Sidney ed il BSE Sensex di Mumbai. Il mercato finanziario del Giappone è chiuso per festività. Oggi il Sol Levante è investito da Nanmadol, uno dei tifoni più violenti dell’ultimo secolo.

In forte calo il Bitcoin, -4% a 18.800 dollari, sui minimi delle ultime due settimane. Continua la frana dell’oro a 1-668 dollari. Petrolio Wti in lieve apprezzamento a 85,5 dollari il barile.

Goldman Sachs vede 175 punti di rialzo nel 2022.

Di quanto saliranno i tassi Usa? Ian Hatzius, capo economista di Goldman Sachs, scommette su un rialzo di 75 punti nella riunione della Fed di mercoledì, seguiti da due altri aumenti di mezzo punto tra novembre e dicembre. Su una linea analoga si sono schierati 44 economisti interpellati dal Financial Times: i tassi sono destinati a salire oltre il 4% dall’attuale 2,25-2,50% e a restare su questi livelli per tutto il 2023.

Sotto i riflettori Bank of England e la Svizzera

È questa la previsione alla vigilia della decisione della Fed, prevista per mercoledì sera, ma anche delle scelte di altre 12 banche centrali che si riuniranno in settimana: dalla Bank of England, alle prese con la politica iper-espansiva della nuova premier Liz Truss, ai vertici monetari di Giappone, Norvegia, Svezia e della Svizzera, preoccupata dalla rivalutazione del franco, l’unica valuta che sembra reggere all’avanzata del dollaro.

Porsche, al via l’Ipo da 75 miliardi

Nonostante l’aumento dei tassi, la Borsa di Francoforte si accinge a ospitare una delle più importanti Ipo di sempre: la quotazione di Porsche. Ieri il cda di Volkswagen ha approvato i termini dell’operazione: i 911 milioni di titoli (numero che evoca un modello mitico) saranno offerti a un prezzo tra 76,50 a 82,50 euro per una valutazione complessiva tra i 70 e i 75 miliardi di euro. Metà delle azioni (455,5 milioni) saranno privilegiate. Alcuni azionisti, tra cui i fondi sovrani della Norvegia e del Qatar nonché il fondo T. Rowe, hanno già anticipato la sottoscrizione di azioni al massimo della forchetta per 3,68 miliardi di euro.

Le famiglie Porsche e Piech acquisiranno la metà più un’azione dei titoli ordinari, garantendosi così il comando diretto dell’azienda più prestigiosa del grippo Volkswagen, che incasserà i capitali (tra 18 e 19,5 miliardi) necessari per finanziare l’auto elettrica.

Appuntamenti macro: case in Usa, indici Pmi in Europa

Tornando agli appuntamenti della settimana sui dati macro, non vanno tralasciati quelli sulla costruzione di case in agosto negli Usa (martedì) sommati a quella sulla vendita di case (mercoledì). Da ricordare anche i dati sull’inflazione in Germania ad agosto e sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona a settembre. Importanti saranno anche i dati PMI preliminari in Europa (venerdì).

In Piazza Affari: i nuovi indici, Bper, Nexi e Cnh

Il calendario di Piazza Affari prevede oggi la revisione dei principali indici di Borsa Italiana. È in programma anche lo stacco dell’acconto dividendo di Eni (0,22 euro), Stm (0,06 dollari) e Piaggio (0,085 euro).

Bper Banca. Il Tribunale di Genova ha respinto il ricorso cautelare presentato da Malacalza Investimenti, azionista di minoranza di Carige, contro lo squeeze-out per l’acquisto delle azioni residue della Banca genovese non ancora in possesso dell’istituto emiliano.

Nexi è tra i cinque soggetti che affiancheranno la Bce nello sviluppo dell’euro digitale. Oltre alla società italiana dei pagamenti ci sono Caixa Bank, Amazon, la piattaforma francese dei pagamenti Worldline e European Payments Initiative, una cordata composta da 31 banche.

Cnh Industrial ha annunciato stamattina la partenza della prima tranche del buy back da 300 milioni di dollari.

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