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Diario del terremoto: Maturità, esami solo orali per gli studenti delle aree colpite

Esami solo orali per gli studenti delle aree terremotate. Una scelta pratica da parte del Ministero, visto che molte scuole sono inagibili, ma anche una facilitazione per i tanti ragazzi che vivono ore straordinarie e cariche d’ansia. Persino stanotte una scossa di magnitudo 4,3 fra Mantova, Modena e Reggio Emilia, ha fatto ballare soprattutto l’area intorno a Novi, Carpi e Mirandola oscurando la serenità appena conquistata dopo 24 ore di relativa calma. 

E i ragazzi come vivono questa situazione? Laura Spinazzola, 19 anni, studentessa all’ultimo anno del Liceo di scienze sociali Fanti di Carpi, non è tranquilla. “Temo che un esame orale – dice – sia più superficiale e difficile di uno scritto. In poco tempo i prof dovranno capire quello che sappiamo e le domande saranno più incisive. Gli scritti sono  un’opportunità in più e una volta superato quello scoglio lo studente può stare abbastanza tranquillo. Le domande dovrebbero incentrarsi soprattutto sulle tesine, speriamo che i commissari siano comprensivi”. 

Laura è abbastanza fortunata, la sua casa è stata costruita 8 anni fa e non ha neppure una crepa, ma per molte sue compagne il contesto è più difficile. “Una mia cara amica che abitava in centro ora dorme in tenda e per lei studiare è un problema, anche se tutti cerchiamo di dare un aiuto a chi ha più bisogno”. Anche i professori non se la passano meglio: “La prof d’italiano è sfollata – racconta – perché la sua casa è in parte crollata e sotto le macerie sono rimaste delle tesine. E’ un problema grosso, visto che la tesina sarà il fulcro degli orali, speriamo che possa recuperare qualcosa”. Non c’è copia nei computer del lavoro di questi studenti? “Eh no – risponde Laura – le tesine erano scritte a mano, bisogna proprio ritrovarle”. 

La maggior parte dei ragazzi aveva infatti consegnato le tesine già da mesi e i professori le stavano ancora valutando. Niente poteva far prevedere che da un giorno all’altro il piccolo e grande mondo emiliano sarebbe stato sconvolto dalla furia del terremoto. “I prof comunque ci stanno aiutando in tutti i modi – dice ancora Laura – infatti per completare i programmi e prepararci all’esame ci fanno lezione in collina, al pomeriggio. Sono incontri molto utili e anche confortanti  in un momento come questo”.

Le scosse sono state forti a Carpi? “A scuola sì. La mattina del 29 maggio ballava tutto e ci siamo subito nascosti sotto al banco, come avevamo fatto tante volte durante le esercitazioni. Nella nostra scuola infatti una volta al mese si facevano simulazioni in previsione di eventi come questo e alla fine si sono rivelate utili. La scuola però non ha avuto grandi danni, solo qualche porta scardinata e calcinacci, infatti faremo gli esami nelle aule aperte. Non è una cosa che mi fa piacere, ma i tecnici hanno detto che l‘edificio è a posto”.

E la scossa di questa notte? “In famiglia ci siamo svegliati tutti, abbiamo capito che l’epicentro era vicino. Ma non mi sono spaventata. In casa mi sento al sicuro e poi la scossa è stata breve, fortunatamente. Adesso voglio pensare sopratutto a studiare”.

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