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Dalle piante alla bio-energia: il pollice verde elettronico

Eniday

Far crescere una pianta con un semplice click del mouse?

Non proprio, ma un progetto di ricerca presso la University of Illinois sta modellando matematicamente l’intero processo utilizzato dalle piante per trasformare i raggi solari in energia utilizzabile. Il progetto ha l’obiettivo di individuare mezzi per incrementare il tasso di fotosintesi e, in tal modo, rendere più efficiente la produzione di biocarburante. Gli scienziati stanno lavorando a tutti livelli, dal campo seminato al livello molecolare. “Sono in corso molte discussioni si come possiamo decarbonizzare i nostri carburanti, ma attualmente la decarbonizzazione dell’energia elettrica non è abbastanza intensa,” lamenta Steve Long, professore di scienze agricole e di fitobiologia della University of Illinois Urbana e direttore del progetto. I ricercatori stanno letteralmente facendo crescere in pochi secondi i raccolti nei propri computer per testare e quantificare le modalità che l’umanità può sfruttare per spremere più bio-energia da determinate piante. Nel corso di questo processo i ricercatori inseriscono i dati derivanti dall’ingegneria genetica per vedere quali risultati si possono ottenere sul campo usando le modifiche del DNA proposte.

Gli scienziati dichiarano che in questo modo potranno ottimizzare il posizionamento delle foglie, migliorare il metabolismo del carbonio e fare in modo che le piante producano le sostanze chimiche in maniera più efficiente. Long avverte tuttavia che la crescita della produzione di biocarburante non è un’alternativa alle auto elettriche, ma viceversa deve essere sinergica al lancio di veicoli elettrici e ibridi. Lo scienziato ha dichiarato “non esiste la pallottola magica”. “Sto dicendo che dobbiamo fare entrambe le cose. I veicoli elettrici sono più efficienti anche se l’elettricità viene prodotta da fonti decarbonizzate. Non esiste una singola soluzione al problema”, ha dichiarato. La fotosintesi è probabilmente uno dei processi delle piante meglio studiati e compresi. Gli scienziati hanno già identificato i geni che regolano le 100 fasi della fotosintesi, ma anziché lavorare su tali geni in laboratorio e poi far crescere la pianta modificata per vedere se i cambiamenti funzionano, per Long e il suo team è sufficiente chiedere al computer di farla crescere; in questo modo l’attività di ricerca risulta velocizzata. Questo progetto offre un modo per computerizzare esperimenti che altrimenti richiederebbero anni nel mondo reale, rendendo i bio-carburanti una fonte di energia alternativa più realistica.

Da Eniday.

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Categories: Tech