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Dalla Cina ecco l’Abramovich d’Oriente: “Voglio Lippi per vincere tutto”

E’ ricco, sia di soldi che di idee. I primi sono tanti, le seconde sono chiare. Il soggetto in questione, negli ultimi tempi sotto i riflettori della stampa mondiale, è Xu Jiayin, tycoon cinese e patron del Guangzhou Evergrande, squadra di calcio di Canton. Imprenditore immobiliare di successo, è stato definito l’Abramovich della Cina per suoi ingenti investimenti con cui si aggiudica calciatori locali e stranieri.

“Voglio vincere tutto quello che si può vincere”, sono parole sue, oggi il campionato, domani la AFC Champions League, la Coppa dei Campioni dell’Estremo Oriente. Ma per vincere non basta una squadra competitiva ed ecco che inizia la ricerca ad un allenatore che si metta alla regia del progetto del tycoon cinese, numero 754 della classifica dei miliardari di Forbes.
Xu Jiayin la sua scelta l’ha già fatta, Marcello Lippi è l’uomo dei sogni, in Cina l’ex allenatore della Nazionale è ancora stimato per le sue capacità di leadership. Ora bisogna vedere se il c.t. campione del mondo nel 2006 vorrà rimettersi in gioco e ripartire da zero. Secondo la stampa locale, la trattativa è in corso e qualora fallisse, la seconda scelta è un altro big, Guus Hiddink, attuale coach della Russia.
Dopo Zaccheroni alla nazionale Giapponese, un’altra vecchia gloria del calcio nostrano potrebbe scegliere l’Estremo Oriente, dove la pressione è minore e i soldi sono molti di più.

Xu Jiayin sta facendo parlare molto di se, attirando sia ammirazioni che critiche, da mesi ha infatti dato inizio ad una campagna acquisti senza precedenti nella Repubblica Popolare, decine di milioni per aggiudicarsi talenti stranieri, brasiliani soprattutto. Sebbene il campionato cinese non sia una meta allettante per le stelle del calcio internazionale, ad attirare qualche giocatore potrebbero essere le cifre da capogiro che il milionario cinese vuole investire per cartellini ed ingaggi. Qualcuno è già arrivato, tutti dal Brasile, ecco i nuovi acquisti del Guanghzou Evergrande, il centravanti Muriqui (pagato 3,5 milioni di dollari), l’attaccante Cleo (4,5 milioni) e soprattutto l’argentino Dario Conca, pagato 10 milioni al Fluminense, per lui un contratto da favola: 7 milioni di dollari l’anno. Questi gli innesti che si aggiungeranno alla già competitiva formazione di Canton, che dopo un periodo turbolento, è prima in classifica della massima serie cinese.

In un Paese che sta scoprendo da poco le gioie e le potenzialità economiche del calcio, il progetto dell’Abramovich d’Oriente appare ambizioso e rivoluzionario. Sarebbe curioso se da oggi dovessimo cominciare a preoccuparci dell’avanzata cinese anche per il calcio, forse l’ultimo baluardo rimasto.

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