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Cybersecurity, Palo Alto Networks compra CyberArk per 25 miliardi: nasce un gigante della sicurezza delle identità

Pixabay

Palo Alto Networks, gigante statunitense della sicurezza informatica, ha annunciato l’acquisizione di CyberArk, società israeliana leader nella sicurezza delle identità, per un valore complessivo di circa 25 miliardi di dollari. Si tratta della più grande acquisizione nella storia di Palo Alto e di una delle operazioni più rilevanti del settore tecnologico nel 2025.

Secondo i termini dell’accordo, approvato all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, gli azionisti di CyberArk riceveranno 45 dollari in contanti e 2,2005 azioni ordinarie di Palo Alto Networks per ogni azione posseduta. Il prezzo implica un valore per azione di circa 495 dollari, con un premio del 26% rispetto alla media dei volumi ponderati per il prezzo degli ultimi dieci giorni prima dell’annuncio.

La chiusura dell’operazione è prevista per la seconda metà del 2026, subordinata alle consuete approvazioni regolamentari e del voto degli azionisti di CyberArk.

CyberArk: identità e accessi nel mirino della cybersicurezza

Fondata oltre vent’anni fa, CyberArk è riconosciuta a livello globale per la sua leadership nella gestione degli accessi privilegiati (Privileged Access Management, Pam) e nella protezione delle credenziali. Tra i suoi clienti figurano grandi nomi come Carnival Corp, Panasonic e Aflac. La sua tecnologia consente di limitare e monitorare gli accessi ai sistemi critici, una funzione sempre più centrale in un contesto di minacce crescenti e attacchi sofisticati, come dimostrato dal recente attacco ai server SharePoint on-premises che ha colpito oltre 100 enti, incluse agenzie governative statunitensi.

Per Palo Alto, l’acquisizione rappresenta un ingresso formale nel settore della sicurezza identitaria, rafforzando il proprio portafoglio e rispondendo alla domanda di soluzioni più integrate e intelligenti, soprattutto in ambito aziendale.

L’ascesa dell’intelligenza artificiale cambia le regole del gioco

Secondo il ceo di Palo Alto, Nikesh Arora, la convergenza tra intelligenza artificiale e sicurezza richiede una protezione capillare di ogni tipo di identità, inclusi utenti umani, dispositivi, workload e agenti AI autonomi. “L’ascesa dell’IA e l’esplosione delle identità delle macchine hanno reso evidente che il futuro della sicurezza deve basarsi sulla visione che ogni identità richiede il giusto livello di controllo dei privilegi” spiega Arora, sottolineando la centralità strategica della gestione delle identità nell’era dell’IA.

CyberArk è già attiva nello sviluppo di soluzioni per AI agentic, ovvero agenti autonomi basati sull’IA, che necessitano di sistemi avanzati di autorizzazione e supervisione per evitare abusi o violazioni sistemiche. L’integrazione con la piattaforma di Palo Alto permetterà di fornire controlli di accesso “just-in-time” e basati sul principio del minimo privilegio, garantendo una sicurezza granulare e adattiva.

Strategia e sinergie: una piattaforma integrata per la nuova era

La fusione tra le due aziende darà vita a una piattaforma di sicurezza end-to-end, in grado di coprire firewall, protezione cloud, endpoint e ora anche identity security. Le tecnologie di CyberArk saranno integrate nei prodotti Strata™ e Cortex® di Palo Alto, con l’obiettivo di eliminare le lacune tra sistemi e ridurre la complessità per i clienti.

L’operazione avrà un impatto positivo immediato sulla crescita dei ricavi e dei margini lordi di Palo Alto e dovrebbe contribuire in modo significativo al free cash flow per azione dal 2028, una volta realizzate le sinergie.

Il futuro della sicurezza passa dalle identità

L’acquisizione di CyberArk si inserisce in un contesto di consolidamento del settore della cybersicurezza, dove i grandi clienti preferiscono rivolgersi a pochi fornitori integrati, piuttosto che gestire un ecosistema frammentato di soluzioni. Solo pochi mesi fa, anche Alphabet ha rilevato la startup israeliana Wiz per 32 miliardi di dollari, segno di un’intensa competizione nel presidiare i nuovi paradigmi della sicurezza digitale.

Secondo International Data Corp (Idc), la spesa globale per la cybersicurezza crescerà del 12,2% nel 2025, trainata dall’evoluzione delle minacce alimentate dall’IA e dalla necessità di difese più avanzate e scalabili.

Con questa operazione, Palo Alto Networks si propone come attore di riferimento per proteggere le identità nel mondo digitale, sempre più automatizzato e interconnesso. Come ha affermato Udi Mokady, fondatore e presidente esecutivo di CyberArk, “non è solo una fusione di tecnologie, ma un’accelerazione della missione che abbiamo iniziato oltre vent’anni fa”.

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Categories: Tech