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Corsa Champions: per Inter e Milan è il giorno della verità

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Il giorno del giudizio. Al termine di questa giornata ne mancherà ancora una, eppure Inter e Milan hanno la sensazione che la Champions si decida soprattutto oggi. Il discorso, ovviamente, riguarda più i rossoneri che i nerazzurri, è chiaro però che finché la matematica lascerà tutto aperto nessuno potrà sentirsi davvero al sicuro. E così Napoli-Inter (ore 20.30) e Milan-Frosinone (18) diventano importantissime, con la Roma di Ranieri costretta, suo malgrado, ad appellarsi a un vero e proprio miracolo: solo quello infatti, dopo il pareggio col Sassuolo, potrebbe ancora regalarle una chance di Champions. Lo 0-0 di Reggio Emilia, più realisticamente parlando, la taglia fuori dai giochi al punto che nemmeno l’Europa League è più al sicuro. Le tante occasioni create (due pali di Dzeko e Kluivert) aumentano solo i rimpianti per Ranieri, la cui missione può considerarsi (quasi) fallita. “Abbiamo provato a segnare fino all’ultimo, dovevamo essere più cinici e fortunati – il commento amaro del tecnico. – Peccato, ci sono annate storte in cui non ti va bene niente ma questa volta non posso rimproverare davvero nulla ai ragazzi. Chiuderemo domenica prossima, sarà una giornata speciale indipendentemente dalla classifica: la festa di De Rossi andrà onorata al massimo”.

Ora la palla passa dunque alle lombarde Inter, Atalanta e Milan, impegnate in una domenica che promette scintille. “La Champions non è scontata, dobbiamo ancora conquistarla – il monito di Spalletti. – Devo essere concentrato solo sulla partita del San Paolo, il resto lo vedremo poi. Allenatori che cambiano, discorsi che si fanno: tutto ciò è stato già visto più volte, a me interessa solo la sfida di Napoli”. Concentrazione assoluta insomma, perché se è vero che la classifica tranquillizza abbastanza, lo è anche che rimandare i giochi all’ultima con l’Empoli (comunque in corsa per la salvezza anche in caso di sconfitta con il Torino) non sarebbe il massimo della vita. Meglio chiudere i discorsi il prima possibile, magari approfittando di un Napoli già tranquillo da tempo e dunque molto meno motivato. Spalletti punterà sul solito 4-2-3-1 con Handanovic in porta, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda e Asamoah in difesa, Vecino e Brozovic a centrocampo, Candreva, Nainggolan e Perisic a supporto dell’unica punta Icardi. 4-4-2 tipo anche per Ancelotti, che risponderà con Meret tra i pali, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam nel reparto arretrato, Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski in mediana, Milik e Mertens in attacco. Domenica ancor più delicata per il Milan, non tanto per l’impegno casalingo col Frosinone quanto per ciò che farà l’Atalanta, attesa dalla sfida di Torino contro la Juve.

A Milanello sono in tanti a sperare che i bianconeri vincano, consapevoli che questo, unito ai 3 punti (imprescindibili) loro, varrebbe il preziosissimo quarto posto in classifica. “Siamo padroni del nostro orgoglio, non del nostro destino – ha glissato Gattuso. – Non sprechiamo energie a pensare agli altri, c’è Milan-Frosinone e noi siamo obbligati a vincere. Oltretutto a San Siro ci saranno più di 60 mila persone, dobbiamo ringraziare i nostri tifosi perché sono stati incredibili. Siamo ancora lì a giocarci l’obiettivo, anche se penso che non andare in Champions non sarebbe un fallimento”. Il tecnico rossonero vuole i 3 punti, per poi sedersi in poltrona e tifare Juve: un progetto che proverà a realizzare affidandosi a un 4-3-3 con Donnarumma in porta, Abate, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessié, Bakayoko e Calhanoglu a centrocampo, Suso, Piatek e Borini in attacco. Baroni tenterà il colpaccio con un 3-5-2 che vedrà Sportiello tra i pali, Brighenti, Ariaudo e Capuano nel reparto arretrato, Paganini, Cassata, Sammarco, Valzania e Beghetto in mediana, Trotta e Ciano coppia offensiva.  

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