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Coronavirus: scuola, università, Pa, calcio. Tutte le novità

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Scuole e università chiuse in tutta Italia per rallentare la diffusione del Coronavirus, smart working nella pubblica amministrazione e calcio a porte chiuse. Stretta su cinbema, teatro e spettacoli. Sono alcuni dei provvedimenti eccezionali e drastici che il Governo sta prendendo seguendo le indicazioni della commissione scientifica che già nella giornata del 3 marzo aveva invitato l’Esecutivo a chiudere per un mese gli eventi sportivi in programma in tutto il Paese. 

Le novità più importanti arrivano su scuole e università, che rimarranno chiuse in tutta Italia da giovedì 5 marzo a domenica 15 marzo. La decisione, confermata ufficialmente nel pomeriggio, è stata presa nel corso del Consiglio dei Ministri di mercoledì 4 marzo e il decreto arriverà in serata. Lo scopo è chiaro: rallentare la diffusione del coronavirus nelle Regioni più colpite del Nord Italia ed evitare che aumentino i casi di positività al Covid-19 nel resto del Paese. 

L’annuncio ufficiale è stato dato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo”, ha detto Azzolina.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha spiegato: “Abbiamo preso questa decisione dopo aver consultato il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità”. 

Nel frattempo anche le amministrazioni pubbliche sono chiamate ad organizzarsi. L’invito, contenuto nella circolare della ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, è quello di incentivare lo smart working. Nel caso in cui non ci siano abbastanza computer a disposizione, il dipendente “che si renda disponibile” potrà anche utilizzare “propri dispositivi” come pc o tablet. Devono inoltre essere garantiti, “adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete”.

Trovata una soluzione anche per il calcio. Dopo il rinvio di entrambe le semifinali di Coppa Italia, Napoli-Inter e Juventus-Milan le partite di campionato si giocheranno senza spettatori allo stadio fino al 3 aprile. La notizia era stata anticipata dal ministro Vincenzo Spadafora: “Sullo sport cercheremo di contemplare il prosieguo di tutte le attività e anche del campionato ma nel rispetto della salute di tutti. Partite a porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento”, ha detto il ministro.

Per quanto riguarda gli altri provvedimenti, il Governo ha disposto la sospensione di eventi, pubblici e privati che comportino un affollamento di persone. Predisposte misure volte al potenziare il sistema sanitario, prevedendo in particolare un aumento del 50% dei posti letto nelle terapie intensive, sempre più sotto pressione a causa del diffondersi del coronavirus e del 100% nei reparti di pneumologia e malattie infettive.

(Ultimo aggiornamento: ore 10.46 del 5 marzo)

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