Morgan Stanley compie un passo significativo in Commerzbank, portando la sua partecipazione dal 2,89% al 5,19%, diventando così il quinto maggiore azionista, sia direttamente che tramite transazioni a termine. Questo incremento, quasi un raddoppio, ha subito alimentato le speculazioni su un possibile sostegno strategico a Unicredit nella sua corsa al controllo della banca tedesca, anche se al momento non esistono conferme ufficiali.
Il sospetto di un allineamento nasce anche dai legami storici tra il management di Morgan Stanley e Andrea Orcel: Emilio Greco e Massimiliano Ruggeri, responsabili dell’investment banking della banca americana, hanno lavorato con Orcel rispettivamente ai tempi di Ubs e Merrill Lynch. “Non è una conferma ufficiale, ma le circostanze lasciano pensare a una strategia comune”, spiegano fonti interne, sottolineando come l’incremento della quota potrebbe non essere casuale.
La posizione di Unicredit in Commerzbank
Unicredit ha già portato la sua quota in Commerzbank al 26% dei diritti di voto, diventando il maggiore azionista davanti al governo tedesco (12,7%) e ottenendo l’ok dell’Autorità bancaria europea e dell’antitrust tedesco per salire fino al 29,9%. Orcel ha parlato di una possibile crescita fino al 30% entro fine anno, senza escludere una futura offerta pubblica d’acquisto (Opa). E ha aggiunto che la fusione con Unicredit comporterebbe complessivamente meno perdite occupazionali rispetto al piano autonomo della banca tedesca.
Parallelamente, Unicredit continua a lavorare su custodia titoli e digitalizzazione: secondo i media, la banca sarebbe vicina a scegliere Bnp Paribas come partner unico per i servizi di custodia in Germania e Italia e Fnz per la gestione della piattaforma post-trade basata su cloud, confermando la sua strategia di efficienza e innovazione tecnologica.