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Cir, Sorgenia pesa sui conti. De Benedetti: “Un insuccesso, ma siamo determinati a ripartire”

Il gruppo Cir ha chiuso i primi 3 mesi dell’anno con una perdita di 2,6 milioni rispetto ad un utile di 6,4 milioni registrato nel I trimestre del 2013. I ricavi ammontano a 1069,7 milioni, in flessione del 13,8% sul 2013, l’ebitda cala a sua volta a 72,2 milioni (107,2 mln nel I trim 2013) penalizzata dal calo dei margini di Sorgenia.

La controllata energetica Sorgenia ha infatti chiuso il primo trimestre 2014 con una perdita netta di 14,6 milioni di euro, in aumento rispetto al rosso di 8,7 milioni del primo trimestre 2013. I ricavi hanno subito un calo del 25,4% a 475,5 milioni. Lo si apprende sempre dal comunicato sui conti dei primi tre mesi diffuso dalla capogruppo Cir.

L’Ebitda di Sorgenia è sceso a 23,9 milioni dai 48,5 milioni del primo trimestre 2013, che era stato caratterizzato dal contributo significativo ma non ricorrente di alcuni servizi di dispacciamento che non si sono ripetuti nel primo trimestre 2014. L’Ebitda, sottolinea il comunicato, “è comunque sostanzialmente in linea con quanto previsto nel budget e quindi nel piano industriale di Sorgenia”.

L’indebitamento finanziario netto di Sorgenia al 31 marzo 2014 era pari a 1,853 miliardi rispetto a 1,799 miliardi di fine 2013, “per effetto dell’aumento del capitale circolante dovuto alla riduzione dei programmi di factoring e cartolarizzazione”.

Sull’ennesima prestazione deludente della controllata è intervenuto anche il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti: “L’investimento in Sorgenia è stato un insuccesso, ma non ci scoraggiamo e siamo determinati a ripartire: Cir è solida e ha nel suo portafoglio aziende di valore. Tutte le altre principali controllate del gruppo, infatti, hanno chiuso il 2013 in utile”.

Al momento della pubblicazione dei conti, il titolo Cir perdeva in Borsa lo 0,46% a 1,091 euro.

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