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Cinema e Borsa: Leone brilla con Amazon. Barbari da Oscar

Wikimedia Commons Di HartemLijn - fotogramma, Pubblico dominio

L’epidemia infuria, Hollywood si adegua. Buona parte delle sale sono chiuse e Walt Disney ha inaugurato una nuova strategia offrendo in contemporanea i prodotti al box office in streaming, l‘unica attività in grande espansione. Intanto Netflix ha superato di slancio la barriera dei 200 milioni di abbonati. Il flusso di entrate in costante crescita ha permesso un salto di qualità: la società ha annunciato che non avrà più bisogno di prendere in prestito miliardi di dollari per finanziare i suoi programmi TV e film ma si autofinanzierà.

Così cambia il mondo dell’entertainment. Ed anche il cinema di casa nostra cerca strade per crescere o quantomeno per sopravvivere. Non mancano infatti i segnali di vitalità nella piccola pattuglia di società di produzione indipendenti che hanno scelto la strada di Piazza Affari. È il caso di Leone Film, fondata nel 1989 dal regista di “Per un pugno di dollari” e oggi guidata dai figli, che dal 2013 fa parte dell’indice Aim. 

All’inizio la società deteneva solo i diritti di due opere dell’autore (ancor oggi tra i film più gettonati), per poi avviare un’attività di distribuzione attraverso accordi con le major Usa e, attraverso la Lotus productions, di produzione di opere italiane, tra cui film di Giuseppe Tornatore e Paolo Genovese.

In settimana la Leone Film è balzata in vetta alle classifiche dell’Aim (+24% ) dopo l’annuncio del rinnovo dell’accordo con Amazon: i nuovi film distribuiti da Leone Film verranno trasmessi in esclusiva su Prime Video, secondo quanto previsto da un’intesa che farà aumentare in maniera significativa sia il valore della prima finestra che quello della-library di proprietà. “Sono molto orgoglioso – ha detto il presidente Andrea Leone –  nell’annunciare l’intesa, che conferma e rafforza l’importante collaborazione con Amazon evidenziando, di fatto, le indiscutibili capacità del Gruppo nel selezionare un prodotto di altissima qualità e commerciabilità”.

Non meno positiva la notizia che riguarda la Iervolino Entertainment, società specializzata nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi destinati al mercato internazionale. Secondo Variety, rivista americana punto di riferimento per il mondo del cinema, il film “Waiting for the Barbarians”, prodotto da Iervolino Entertainment con Michael Fitzgerald e Olga Segura, è tra i possibili candidati agli Oscar. Il film è stato incluso nelle previsioni che Variety stila ogni anno sulle pellicole che saranno candidate agli Academy Awards, la cui 93esima edizione si terrà il 25 aprile prossimo.

Secondo Variety, il film è uno dei possibili contendenti agli Oscar in cinque categorie: miglior attore, migliori costumi, migliore sceneggiatura non originale, miglior scenografia, miglior fotografia. Andrea Iervolino, presidente e fondatore di Iervolino Entertainment, ha commentato: “Waiting for the Barbarians è stato un progetto fortemente voluto che dà prestigio al cinema del nostro Paese essendo una produzione Made in Italy. L’inserimento del film tra i possibili candidati al Premio Oscar è un’ulteriore conferma della validità del nostro business model, che ci permette di realizzare, con maestranze e professionisti interamente italiani, pellicole in grado di competere con le principali major hollywoodiane”.

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Categories: Finanza e Mercati