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CICLISMO – Giro d’Italia, Aru all’attacco ma Contador non cede

Se Campitello Matese, con la sua ascesa finale con punte del 12% di pendenza, doveva verificare le condizioni di Contador a due giorni dalla dolorosa caduta di Castiglio della Pescaia, il responso della montagna molisana ci dice di un Pistolero che non ha perso una battuta, ribattendo colpo su colpo agli attacchi di Aru e degli Astana.

Addirittura lo spagnolo in maglia rosa ha avuto la furbizia di guadagnare anche un abbuono di 2” sui suoi rivali diretti al traguardo volante di Sora. Il Giro non l’ha di certo ancora vinto. Ma di sicuro non l’ha perso come facevano temere le immagini di dolore all’arrivo della tappa di giovedì. Aru è il suo avversario più esuberante che lo tallona a 4”: ieri ci ha provato in ogni momento a mettere in difficoltà la maglia rosa, lanciando in avanscoperta anche Landa anche se l’esito è stato un po contradditorio per l’Astana, perché di fatto ha tolto allo stesso Aru la possibilità di cogliere gli abbuoni previsti per i primi tre all’arrivo.

Il sardo si è dovuto accontentare di battere nella volata per il quarto posto Contador, Porte e Uran, che ieri finalmente è paro all’altezza delle attese. Primo e solo da 35” era arrivato  lo spagnolo della Movistar, Benat Intxausti, già maglia rosa nel Giro 2013 quando vinse la tappa di Ivrea. Dietro di lui Landa a 20”, quindi terzo lo svizzero Sebastien Reichenbach a 31”. Il Giro entra oggi nella seconda settimana di corsa: prima del riposo di lunedì, atteso come non mai da Contador per recuperare dalle botte, il programma offre un’altra tappa impegnativa, classificata di media montagna: 215 km da Benevento a San Giorgio del Sannio, con la scalarta del Terminillo e del Colle della Molella a metà percorso e con l’insidioso strappo del Passo Serra a una quidicina di km dal traguardo. Tappa nel cuore dell’Irpinia che si presta a imboscate e attacchi a ripetizione.

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