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CHAMPIONS LEAGUE – Impresa Juve: trionfa con il Celtic e ipoteca i quarti

Su una cosa avevano ragione gli scozzesi: il Celtic Park rimarrà a lungo nella memoria del popolo juventino. Il ricordo però sarà tanto piacevole quanto sorprendente, perché nemmeno il tifoso più ottimista avrebbe immaginato tutta questa grazia. E’ finita 0-3, risultato che, al di là della scaramanzia, vale un’ipoteca grossa così sulla qualificazione ai quarti di finale. Ma non si è trattato di una passeggiata, e non tanto per la bolgia del Celtic Park, o perlomeno non solo. Gli scozzesi hanno messo in campo tutta la loro rabbia agonistica e la Juve, per una buona mezzora, se l’è anche vista brutta. Ma i bianconeri hanno avuto un bonus difficilmente colmabile: quello di aver giocato tutto il match in vantaggio di un gol. 

Dopo appena 3 minuti infatti lo sciagurato Ambrose, difensore nigeriano appena tornato dalla Coppa d’Africa, ha combinato il primo disastro della partita spalancando la strada a Matri per lo 0-1. Sulla rete c’è un giallo, perché l’arbitro, non accortosi che il pallone aveva già varcato interamente la linea di porta, l’ha assegnata a Marchisio. Dopo pochi minuti la doverosa correzione dell’Uefa: il gol è di Matri. Da lì in poi contenere la furia scozzese è stato un pochino più semplice. 

“Vittoria molto importante e anche sofferta, perché il Celtic è un’ottima squadra – l’analisi di Antonio Conte –. Bolge del genere mi è capitato poche volte di vederle. Bravi i ragazzi, perché i giocatori del Celtic sono andati oltre le loro possibilità, pressando in modo impressionante. Questa partita è stata una prova di maturità, non era semplice uscire indenni da qui. Io ci ho giocato da calciatore in campi così, stasera non riuscivo nemmeno a comunicare coi miei… Una bolgia terribile. Ai calci d’angolo sembrava che lo stadio venisse giù”. 

Tutto vero, ma siccome i tifosi non fanno gol (Buffon dixit) ecco che alla lunga è emersa la superiorità della Juventus. Che ad inizio ripresa, dopo aver fatto sfogare il Celtic, ha addormentato la partita, per poi piazzare le zampate decisive, come si conviene ad una grande squadra. Prima Marchisio (splendido gol dopo un triangolo con Matri ed una finta su Brown da top player), poi Vucinic (rete da killer d’area dopo un assist del solito Principino) hanno chiuso ogni discorso, lasciando il Celtic Park a crogiolarsi nella delusione. 

Adesso i bianconeri, nonostante la scaramanzia, possono tornare a pensare al campionato, che riprenderà sabato sera all’Olimpico di Roma. Della Champions ci si occuperà nuovamente alla fine di marzo, quando sarà il momento dei quarti di finale. Perché il ritorno contro il Celtic, a meno di cataclismi, sarà solo una piccola formalità. 

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