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Champions, la Juve vince il girone e spera nel sorteggio

La missione è compiuta, al resto, si spera, ci penserà l’urna di Nyon. Juventus vittoriosa sulla Dinamo Zagabria e prima nel girone, proprio come tutti si aspettavano alla vigilia: eppure, paradossalmente, il sorteggio rischia di essere pericoloso proprio come l’anno scorso, quando la Signora chiuse la prima fase solo con un secondo posto. “Colpa” di Bayern Monaco, Manchester City, Paris Saint Germain e Real Madrid, quest’ultimo autore di una clamorosa rimonta al contrario in casa col Borussia Dortmund.

Il 2-2 del Bernabeu (blancos avanti 2-0 e rimontati a 2’ dalla fine da Reus) aggiunge anche la squadra di Zidane al novero dei pericoli, tanto che ai bianconeri non resta che incrociare le dita e sperare nella buona sorte. “Non so se ci è convenuto arrivare primi, dipenderà tutto dalla pallina – ha sospirato Massimiliano Allegri. – Ad ogni modo se vuoi andare avanti in Champions devi affrontare le più forti, dunque meglio aver vinto il girone. E poi quest’anno non avevamo ancora fatto 3 punti in casa nostra…”.

Inutile fasciarsi la testa prima del dovuto, anche perché, è bene ricordarlo, l’urna di Nyon potrebbe riservare anche Benfica, Bayer Leverkusen o Porto: fosse così ogni discorso cadrebbe, è chiaro però che a Torino si auguravano maggiori probabilità di sorteggio “morbido”. Ad ogni modo la Juventus chiude il suo gruppo con 14 punti su 18, score invidiabile frutto di 2 pareggi e ben 4 vittorie.

L’ultima, quella di ieri, ottenuta contro la tutt’altro che irresistibile Dinamo Zagabria, numeri alla meno peggior squadra della Champions League (0 punti, 0 gol fatti e 15 subiti). Allegri, nonostante le dichiarazioni della vigilia, sapeva bene che il risultato era quasi scontato, ecco perché s’è permesso il lusso di sperimentare un nuovo sistema di gioco, oltre che di fare un massiccio turnover. Il 3-4-1-2 iniziale, mai provato in precedenza, ha visto in panchina Chiellini, Alex Sandro e Khedira, oltre al rientrante Dybala (per lui 10’ nel finale). La cosa importante era vincere senza sprecare troppe energie, obiettivo fondamentale visto il derby di domenica in casa di un Torino quantomai competitivo. E poi c’era da far sbloccare Gonzalo Higuain, a secco da oltre un mese e sull’orlo di una crisi d’identità: missione, anche in questo caso, compiuta.

Il Pipita ha ritrovato il gol al 52’ con una sassata da fuori area, poi, a chiudere ogni discorso, ci ha pensato Rugani, alla seconda rete consecutiva dopo quella di sabato all’Atalanta (72’). “Adesso dobbiamo pensare al Torino, poi avremo la Roma e il Milan in Supercoppa – ha proseguito Allegri. – Solo dopo ci concentreremo sulla Champions League, abbiamo 7 partite importanti prima di rituffarci in questa competizione”. Tra il derby e la sfida ai giallorossi, però, c’è di mezzo il sorteggio di lunedì: quel giorno, c’è da scommetterci, il tecnico bianconero non avrà altro per la testa.

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