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Champions: Juve in relax, partita della vita per l’Atalanta

FC Juventus

Un insolito mercoledì di relax. La Juventus si presenta a Leverkusen (ore 21) senza pretese, forte dell’accoppiata qualificazione/primo posto già in tasca dal turno precedente. Completamente diverso invece il discorso per l’Atalanta, attesa dal gelo di Kharkiv (18.55) alla ricerca di una qualificazione che sarebbe davvero storica. Ma anche se non ci sono punti in palio i bianconeri non vogliono fare brutte figure, tanto più a pochi giorni dalla sconfitta di Roma, che ha inflitto un’ulteriore crepa in un muro decisamente meno solido che in passato.

“Stiamo lavorando per essere sempre e comunque padroni della partita, i ragazzi si stanno impegnando al massimo ma non sempre ci stanno riuscendo – ha spiegato Sarri. – Vi sto dicendo tutte cose che presuppongono un cambio di mentalità e quindi non sono automatiche né di breve periodo. La scintilla dipende da tanti fattori, anzitutto dobbiamo metterci del nostro nel trovare gusto in certi momenti della partita nel palleggio e nel possesso palla. Vanno fatti alla giusta velocità, altrimenti diventano sterili e quindi dobbiamo trovare il gusto di farli bene, senza arretrare dopo aver segnato. Noi abbiamo il privilegio e l’onore di giocare in Champions, va onorata sempre. Mi aspetto una partita seria, la capacità di andare a fare una partita di altissimo livello senza un obiettivo apparentemente immediato. Chiedo una prestazione, poi il risultato può venire o non venire, senza inficiarla”.

Il tecnico bianconero comunque potrà far riposare alcuni giocatori, un po’ per scelta e molto per necessità. In Germania, oltre ai lungodegenti Chiellini e Khedira e ai soliti Ramsey e Douglas Costa, mancheranno anche De Ligt e Bentancur, col risultato che in campo, al cospetto di un Bayer motivatissimo (c’è in palio il posto qualificazione con l’Atletico), si vedrà una squadra molto sperimentale. Il 4-3-1-2 della Juve vedrà Buffon in porta, Danilo, Demiral, Rugani e De Sciglio in difesa, Cuadrado, Rabiot e Pjanic a centrocampo, Bernardeschi sulla trequarti, Higuain e Ronaldo in attacco. Bosz risponderà con un 4-2-3-1 composto da Hradecky tra i pali, L. Bender, Tah, S. Bender e Wendell nel reparto arretrato, Baumgartlinger e Aranguiz in mediana, Volland, Havertz e Bailey alle spalle dell’unica punta Alario.

Gara decisamente più vibrante invece per l’Atalanta, alle prese con la partita più prestigiosa della sua storia. Se la Dea riuscisse a battere lo Shakhtar e il City non perdesse contro la Dinamo, ecco che si realizzerebbe una clamorosa qualificazione agli ottavi di finale, un qualcosa di impensabile a metà girone e divenuto invece possibile. Gasperini dovrà però giocarsi il tutto per tutto senza due degli elementi migliori della rosa: Zapata e Ilicic non ci saranno, inoltre mancherà anche Toloi. Mai come questa volta però a fare la differenza sarà la testa, ragion per cui il tecnico nerazzurro non vuole nessun tipo di alibi, bensì una squadra pronta a compiere l’impresa.

“Abbiamo assenze pesanti, ma siamo venuti qui dove ci siamo regalati una grande opportunità dopo un avvio di torneo difficile – ha confermato il Gasp. – Sappiamo che abbiamo una carta importante, la mia squadra in questa competizione è cresciuta, ha una maggiore consapevolezza. Anche lo Shakhtar è cresciuto, ma abbiamo la fiducia di affrontare bene la sfida contro di loro”.

Il 3-4-2-1 nerazzurro vedrà Gollini in porta, Palomino, Kjaer e Djmsiti in difesa, Hateboer, De Roon, Freuler e Gosens a centrocampo, Pasalic e Gomez sulla trequarti, Muriel in attacco. Castro, anch’egli a caccia di punti qualificazione, risponderà con un 4-2-3-1 composto da Pyatov tra i pali, Dodo, Kryvtsov, Matviyenko e Ismaily nel reparto arretrato, Stepanenko e Alan Patrick in mediana, Marlos, Kovalenko e Taison alle spalle dell’unica punta Junior Moraes.  

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