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Champions, Inter e Napoli: grandi sfide con Psv e Liverpool

FISTonline

E adesso si fa sul serio. Senza nulla togliere a Juventus e Roma e ai loro successi su Young Boys e Viktoria Plzen, questa sera il calcio italiano, per ripetersi, dovrà decisamente alzare l’asticella. Inter e Napoli infatti si apprestano ad affrontare le capoliste di Olanda e Inghilterra, e se è vero che il Liverpool fa molto più paura del Psv, lo è altrettanto che la trasferta di Eindhoven nasconde sempre delle insidie. E poi questi due gruppi sono i più difficili ed equilibrati dell’intera Champions, ragion per cui ogni giornata può rivelarsi decisiva ai fini della qualificazione.

“Dovremo stare attenti, concentrati e mettere in campo tutte le nostre qualità – ha spiegato Spalletti in conferenza stampa – Il Psv sa lottare a fondo, ha intensità, non ti permette di ragionare, sarà fondamentale sfruttare gli spazi e far girare il pallone con velocità. Non siamo qui per fare calcoli ma per andare in campo e vincere la partita”.

E allora vietato pensare al pareggio, che pure andrebbe bene in chiave qualificazione, e spazio a un 4-2-3-1 offensivo e propositivo, alla ricerca di 3 punti che indirizzerebbero non poco il cammino verso gli ottavi. In difesa, davanti ad Handanovic, agiranno D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar e Asamoah, con Brozovic e Vecino a centrocampo, Politano, Nainggolan e Perisic sulla trequarti, Icardi in attacco.

“L’Inter, come tutte le squadre italiane, ti dà sempre l’idea che stai giocando bene, poi però, all’improvviso, trova la giocata che cambia la partita – il pensiero di Van Bommel – In Italia sono decisivi i dettagli, è questa la grande differenza rispetto all’Olanda ma tutti hanno punti deboli, anche i nerazzurri”.

L’ex centrocampista del Milan (campione d’Italia nel 2011) sogna il colpaccio con un 4-3-3 con Zoet tra i pali, Dumfries, Viergever, Schwaab e Angelino nel reparto arretrato, Rosario, Pereiro e Hendrix in mediana, Bergwijn, De Jong e Lozano nel tridente offensivo.

Se per l’Inter questa col Psv è un’occasione da sfruttare al meglio, il match del Napoli contro il Liverpool rischia di essere addirittura fondamentale. Il passo falso di Belgrado infatti costringe gli azzurri a rimediare al più presto, pena ritrovarsi a inseguire due pesi massimi come Reds e Psg, peraltro senza il minimo margine d’errore. Prospettiva nerissima, tanto più dopo la sconfitta di Torino che ha ribadito come lo scudetto, anche quest’anno, sia più un sogno che un obiettivo. E se a questo si aggiunge che Ancelotti è stato preso per migliorare il cammino europeo, si evince come stasera, per gli azzurri, sia obbligatorio fare risultato, possibilmente pieno.

“Non sarà decisiva ma certo abbiamo già perso due punti con la Stella Rossa, non possiamo perderne altri – ha confermato Ancelotti – Sappiamo che il Liverpool è una delle squadre più forti d’Europa, noi però abbiamo una strategia per batterli e dovremo essere bravi ad attuarla al meglio. Non sarà facile ma la chiave del match è tutta lì…”.

Carletto dunque ha un piano in testa e si augura fortemente che i suoi sappiano metterlo in pratica, magari senza che l’arbitro crei problemi non richiesti. La designazione dell’ungherese Kassai (quello di un disastroso Real Madrid-Bayern in cui il tecnico azzurro, allora sulla panchina dei tedeschi, fu eliminato ai supplementari), non lo lascia tranquillo (“ho ricordi nefasti, mi sorprende che l’Uefa abbia scelto così”) ma tant’è: la partita va vinta anche così.

Contro gli inglesi sarà 4-4-2 con Ospina in porta, Malcuit, Albiol, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Callejon, Allan, Zielinski e Verdi a centrocampo, Insigne e Mertens in attacco. “Non vedo grande gap tra noi e loro, sappiamo che troveremo un ambiente caldissimo ma siamo pronti – l’analisi di Klopp. – Sappiamo bene cosa fare e lo faremo al meglio, giochiamo sempre per vincere e sarà così anche questa volta”.

Tanta fiducia anche per il tecnico tedesco, consapevole che un risultato positivo al San Paolo varrebbe un bel pezzo di qualificazione. Il suo Liverpool ci proverà con il consueto 4-3-3 con Alisson tra i pali, Alexander Arnold, Van Dijk, Gomez e Robertson nel reparto arretrato, Wijnaldum, Henderson e Milner in mediana, Salah, Firmino e Mané nel tridente offensivo.

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