X

Cattolica: soci pro-Minali pronti a chiedere l’assemblea

Imagoeconomica

Continua la guerra veronese scatenasi dopo la defenestrazione dell’ex amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, Alberto Minali. Due soci della società, Francesco Brioschi e Massimo Caglieri, sono pronti a depositare la richiesta di convocazione dell’assemblea di Cattolica sia in sede ordinaria sia in sede straordinaria. Nella prima i soci saranno chiamati a votare la revoca del consiglio di amministrazione. Nella seconda, di natura straordinaria, si dovranno votare cambiamenti allo statuto. Le modifiche richieste non riguarderanno la forma cooperativa della compagnia, pur inconsueta per una società quotata. La volontà dei dissidenti è invece quella di cambiare le norme sulla governance, inserendo un limite di età anagrafica e un numero massimo di mandati per alcune cariche chiave, tra cui il presidente. Impossibile non vedere una correlazionepolemica tra queste istanze e il presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, che è al vertice della compagnia dal 2006 e consigliere dal 1999 e che ha guidato l’operazione che ha portato al siluramento di Minali.

La convocazione di entrambe le assemblee appare probabile, dato che i due soci sono in possesso complessivamente del 2,5% del capitale della compagnia. Se non bastasse, ad appoggiarli ci saranno anche altri due soci dissidenti, l’avvocato Giuseppe Lovati Cottini e l’imprenditore Luigi Frascino, che si erano già schierati contro la sfiducia a Minali. Da sottolineare che la decisione ha già provocato dure reazioni da parte di Cariverona, che lo scorso 11 novembre ha ridotto la sua partecipazione nel capitale della compagnia assicurativa veneta, scendendo dal 3,4% al 2,97%. Malcontento anche da parte di Berkshire, il fondo di Warren Buffett, primo azionista di Cattolica Assicurazioni con una quota superiore al 9%, che su era detto “deluso” della scelta del board sull’ex Ad che ha portato alla società veronese il miglior bilancio degli ultimi 10 anni. 

La convocazione dell’assemblea dovrà essere esaminata dal cda di Cattolica e – considerati i tempi tecnici – potrebbe tenersi a inizio febbraio. Per essere approvate le modifiche avranno bisogno del voto positivo della maggioranza qualificata dei soci. L’ok dunque è tutt’altro che scontato, anche perché finora la richiesta di assemblea è stata annunciata ma non ancora formalizzata.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati